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venerdì 29 aprile 2011

I miei sexy toys








Alcuni di voi e qualche amica  hao chiesto se uso e  che cosa, i sexy toys.
Eccoli in foto
C'è il vibra classico in metallo, che spesso, come molte donne metto in borsetta.
Voi uomini,dall'ufficio, andate in bagno e vi masturbate. con la vostra manina,(non  di rado sento in bagno dell'ufficio dei gemiti inequivocabili)  noi donne, preferiamo un vibra tascabile,18 cm, così ci si rilassa, magari in pausa pranzo.
Il secondo è un vibra di 28 cm circa in gel, che uso con Fabrizio , magari mentre mi penetra  nel retto con il suo di vibra naturale.
E' capitato anche con coppie e con amiche, sempre in presenza dei rispettivi mariti.
Logico   
Questo è stato comperato in un sexy shop, insieme,mentre gli altri da sola.
Agli  uomini consiglio di fare un regalino così alle vostre donne.
Potrebbe riaccendere l eros un po spento
Son certa che tra di voi, non ci sono tipi che pensano che vostra moglie deve godere solo del vostro.
Le palline cinesi invece, le uso solo con Fabrizio, in certe stranissime serate..... in giro per la città
Soddisfatta la curiosità?
Ps.
Chi si iscrive al blog invierò un paio di foto, molto, molto, molto.......
Baci
Elena

giovedì 14 aprile 2011

Da un marito...un punto di vista diverso 2 parte

Segue dalla prima
Come nell'altra non l'ho riveduta ne corretta

Non so se è stata mia moglie o mio fratello a chiudere il rapporto,ma così successe ed entrò in crisi depressiva
Per due anni prese psicofarmaci e la diagnosi fu di sindrome post parto.
Ovviamente era vero solo la prima parte.
Il post. ma non il parto.
Dopo quei due anni, la vita tornò come prima ed è in quel periodo che decidemmo, anche  senza parlarne di accettare che lei si prendesse ogni tanto uno sfogo.
Lei lo chiama ossigeno.
Per la verità, non è capitato molte volte che avesse dei rapporti extra,meno di cinque senz' altro e due con lo stesso tipo.
Lei usciva senza creare sospetti a nessuno,suoceri (suoi) in primis, poi si cambiava in auto e si faceva sbattere lontano da casa.
Il ritorno, in un ora non sospetta, entro l'una comunque .
Queste poche occasioni,la masturbazione e il sottoscritto le hanno permesso di tenere buona la propria sessualità,sopperendo alla mia mancanza di ardore.
Dopo sette anni dalla nascita di Alfredo, il primo figlio,arrivarono i gemelli e così ci trovammo in cinque,con annesso qualche preoccupazione economica, visto che c'era pure il mutuo sulla casa da pagare.
Con il lavoro e le preoocupazioni, la già mia poca virilità era completamente scomparsa .
Immaginatevi cosa provava lei,avendo  meno tempo a causa dei figli.
Comunque appena i gemelli iniziarono ad andare all'asilo, il nostro tram tram quotidiano riprese e persino io, risolti i problemi economici, o preoccupazioni riuscii in parte ad assolvere ai miei doveri coniugali.
Molto in parte
Lei, come già detto in precedenza ogni tanto si prendeva i suoi diversivi, un po' più assiduamente con il passare degli anni, in rapporto alla mia decrescente voglia di far sesso.
Passa il tempo e il primo genito,compie i vent'anni e le cose tra mia moglie e me sono come in molte altre coppie, a questo punto.
All'apparenza, per tutti una coppia serena, in verità avevamo più nulla da dirci,ma questo è inevitabile .
Solo che il destino è scherzoso davvero e quando sembrava che l'andazzo fosse ormai quello,arrivò lui...quello che sicuramente più di chiunque altro  conosce veramente chi è e cosa vuole mia moglie.
Si conobbero in una grande sala da ballo, dove mia moglie spesso si recava,per trovare i suoi stalloni e al ritorno a casa ,alle quattro del mattino(mai successo) era completamente cambiata.
Per fortuna,a parte me,nessuno se ne accorse,vista l 'ora,ma lo spettacolo che mi ritrovai fu davvero incredibile.
In camera da letto entrò così conciata:
Non si era cambiata in auto.
Le collant strappate,la gonna blu,corta sporca di sperma e verdi(scoprii dopo che era erba) il reggiseno rotto e le tettone le uscivano dalla camicetta
I capelli erano arruffati,camminava con fatica perchè il basso ventre e il sedere le dolevano e il viso aveva degli ematomi, non profondi, ma c'erano.
L 'odore di maschio che emanava il suo corpo era fortissimo e quando si spogliò per lavarsi,la sua intimità sembrava che fosse diventata una voragine e i peli erano pieni di seme.
Ammetto che oltre che sconvolto ero eccitato.
Segue

domenica 10 aprile 2011

Chi ho sposato? 2 parte

Ecco la seconda parte della lettera inviata tempo fa

Non so il vero motivo per cui scrivo su questo blog o forse è per e capire se esistono storie come la mia.
Elena mi è sembrata una persona molto dolce e comprensiva e mi ha proposto di sfogarmi un po’ qui.
Sono davvero distrutto e sto vivendo una situazione davvero struggente.
Cominciamo con il dire che gli avvenimenti succeduti a quel 8 di marzo hanno cambiato totalmente la vita di tre persone: la mia, e questo è poco importante, perché, non so se darmi dello stupido, in una qual maniera mi sento responsabile, quella di mia moglie, o ex moglie a questo punto, alla quale auguro tutto il male possibile, e quella di mio figlio, l’unico tra i tre che mi importa davvero. Povero ragazzo. La causa di separazione, consensuale è in corso e lui non ne sa il motivo. Non voglio che lo sappia mai e cioè che sua madre è una gran putt..: lui non centra, non deve tormentarsi oltre. Gli abbiamo detto che non riuscivamo a continuare la nostra relazione e stop.
Avrei avuto tutte le ragioni per chiedere senza problemi la separazione con addebito di colpa, ma, poi, nostro figlio avrebbe scoperto i veri motivi e sarebbe stata una mostruosità.
Naturalmente ho obbligato mia moglie a non pretendere nulla e a darmi l’affido, cosa che Lei ha accettato senza proferire parola.
Tutto questo non è a causa di una serata folle. I motivi sono altri. Se fosse stata solo una serata, un colpo di testa, non avrei chiesto la separazione. Tutti possiamo sbagliare. Avrei certamente discusso con lei su certe sue esigenze nascoste, ma avremmo continuato.
Invece, purtroppo, non è stata solo una serata folle. Purtroppo no.
Nei giorni seguenti, le domande che mi sono chiesto erano due:
“Chi è davvero mia moglie?”
“Ci sono state altre occasioni simili?”
Ho avuto risposta a entrambe le domande, solo che le risposte non sono state quelle che io speravo.
Qui arriva il vero tormento, che mi spacca lo stomaco. Come ho fatto a non capire?
I diciassette anni sposato con lei sono stati davvero belli. Non posso rimproverarle niente su questo fronte. Madre stupenda, attenta, moglie affettuosa, comprensiva e grande amante a letto.
Insomma la perfezione. Nulla di lei lasciava trasparire la sua doppia vita. Fosse stata una persona con un’intensa vita sociale, spesso fuori alla sera, palestra, amiche, allora un minimo di sospetto o gelosia sarebbe stato giustificato. Ma niente di niente. Tranne che quella maledetta sera, o benedetta, dipende, non ricordo che sia mai uscita senza me. Anzi, la sua pigrizia era addirittura fastidiosa. Le volte che uscivamo alla sera bisognava pregarla .Questo il suo ritmo di vita, per me fastidioso, ma era questo, in apparenza. Lavora dalle 9.00 alle 17.30, dal lunedì al venerdì, arriva a casa alle 18.15- 18.30.
Al mio arrivo, quasi sempre alle 19.00, era intenta a parlare con nostro figlio o era alle prese in cucina. Alla sera andavamo dormire attorno alla mezzanotte. Questo per 17 anni, nonostante le mie richieste di muoverci un po’ di più.
La amavo e quindi accettavo il suo modo di vivere. A letto era molto calda, questo sì, ma mai che accettasse di fare qualcosa di più trasgressivo.
Qualche foto un po’ hard tra noi, ma niente altro. Persino la mia proposta di vedere dei film porno insieme mi era stata negata con disgusto.
Insomma, non c’era nulla, ma proprio nulla di lei che potesse far pensare a una cosa simile.
Dopo quella sera non ho fatto altro che cercare spasmodicamente se avesse un'altra vita parallela.
La prima cosa che scoprii immediatamente fu il motivo della sua confessione: i testimoni presenti alla sua “performance “ avrebbero parlato e sarebbe caduto il castello di falsità costruito in 20 anni. A differenza di quello che avevo pensato immediatamente, è stato proprio l’alcool a farle perdere il controllo, o meglio, ha fatto quello che…. fa normalmente, ma non con quella gente amica.
Ecco il perché non aveva scelta se non tentare la carta della serata strana.
I giorni seguenti, pur contro la mia natura, ho controllato qualsiasi cosa che potesse darmi degli indizi e purtroppo sono stato sconvolto da quello che veniva fuori. Ho preso un permesso lavorativo e, di nascosto, l’ ho aspettata all’uscita dal lavoro.
Qui c’è stata la prima sorpresa. Alle 18.00 non era ancora uscita e tantomeno alle 19.00 e alle 20.00 e, quando ho telefonato per sapere dove fosse, mi ha risposto che era a casa fin dalle 18.30 e mi chiese come mai io ritardavo.
Alla sera mi ha detto che la giornata di lavoro era stata dura, molto dura e, chiedendole dell’orario lavorativo, mi rispose stupita che era sempre il solito.
Bugiarda.
Il giorno dopo mi sono presentato all’uscita della sua azienda alle dodici, ma ho dovuto aspettare fino alle 15.00 perché lei uscisse con un borsone e completamente diversa rispetto al mattino.
Minigonna, stivali, top.In venti anni che la conosco, non ha mai indossato una minigonna con me.Mai
L’ ho seguita in automobile e l’ ho vista entrare in un palazzo dei Parioli, da dove è uscita alle 17.45.,
Bene, era chiaro: aveva un amante. Inutile negare l’evidenza.
Sono rientrato a casa alle 23.00, con lei preoccupata e io con la voglia di ucciderla, ma ho fatto finta di nulla. . Volevo scoprire tutto il marcio e ci son riuscito....

Qui finisce la seconda parte.La terza è molto dura,tanto dura e vedrò insieme al gestore di questo blog, se e come pubblicarla......
Chi volesse, scrivere qualche parola di conforto, o di aiuto è ben accetto-
Elena

sabato 9 aprile 2011

Maniere forti di Panda 74

















MI HA RIEMPITO IL SEDERE DI SCULACCIATE!!! SENZA PIETA', SENZA SCRUPOLI, e ho goduto come un ossessa.


L'ho conosciuto in un supermercato,o meglio un pub, all'interno di un grande centro commerciale,del torinese, dove sapevo che molti uomini venivano per incontrare.

Incuriosita, dai racconti delle amiche e vogliosa di qualche cosa di nuovo, mi sono detta che non avrei fatto nulla di male ad andarci e nel caso fortunoso fossi stata abbordata, avrei saputo come respingere l'eventuale corteggiatore, rispettando il marito, ma ...

Non è andata proprio così.

A Massimo non sono riuscita dire di no e dopo un caffè, preso in uno dei bar del centro commerciale, son finita dentro la sua auto, nel parcheggio sotteraneo, con lui sopra me a cosce larghe.
Sentire un altro maschio che mi penetrava, un altro odore è stato un' esperienza appagante, nonostante la scomodità. 

Per me era la mia prima volta, dopo 8 anni di matrimonio, mentre per lui, mi ha poi confessato che gli capitava non di rado conoscere donne, libere o impegnate  per lo più.

Il senso di colpa, non è bastato a fermarmi ed ho continuato nei mesi a vederlo.
Massimo è una persona nel complesso sicura, ma il suo aspetto è tipico del Bastardo e questo mi eccita.
Gentile, educato e volgare nell'atto sessuale.
Sessualmente è molto rude e mi tratta come oggetto, mentre è un gentleman nel restante.

I suoi modi sono decisi e non ammettono ripensamenti.

L'esatto opposto degli uomini che ho avuto fin ora, anche se nelle mie fantasie uomini come lui ...

In questi mesi, con lui ho fatto all'amore parecchie volte,anche se ho sempre saputo che non ero l'unica e un po' ci soffro, ma non voglio rischiare di perderlo.
Molte volte ci troviamo in auto e questo è eccitante per me.
Fino all'altro ieri quando  mi arriva un messaggio sul cell che diceva di aspettarlo in un motel poco distante il centro commerciale, naturalmente ci sono andata, non vedendo l'ora..

Mi fa ancora male tutto lì dietro... e anche un po' di dentro, per la vergogna!!!

Avevo una voglia matta di fare l'amore, ma lui era molto distaccato e ha obbligato a spogliarmi aggiungendo parecchi epiteti, come fa di solito quando è eccitato.

Per un po' ormai eccitata' gli ho dato corda, ma in seguito gli ho piantato il muso, non certo convinta e ho fatto un po' di scenate... , Mi ha afferrata, mi ha alzato la gonna, mi ha letteralmente strappato  , un tanga  mai successo prima, mi ha costretta a sdraiarmi sul letto e mi ha tempestata di non so quanti sculaccioni (100 200? boh... tanti, certamente!),insultandomi , mentre io ero spaventata ma eccitatissima e avrei voluto ribellarmi, ma non riuscivo e vedendo che non smetteva mai... non sapevo proprio cosa fare!

A un certo punto, ho cominciato a sentire veramente molto male e mi veniva da piangere, ma sono riuscita a trattenermi perchè mi vergognavo molto, ... tacevo non dicevo niente, ammutolita sotto quel "trattamento" e mi rendevo conto, che godevo ma era una vera sofferenza!!!

Poi, ha smesso, ho visto che si slacciava la cintura e la sfilava e allora ... bando alla dignità! ho cominciato a supplicarlo di non farlo, e lui mi ha ascoltata, dicendo che se dovesse succedere di ribellarmi arriveranno le cinghiate!!

L'ho ringraziato e lo ho cominciato a baciare dappertutto.
Mi ha lasciato fare... ovviamente spingendomi a concentrarmi lì... beh lo sapete dove! Poi (quando ho finito...) io sono rimasta sdraiata di fianco a lui, con il sedere in fiamme e come il più bastardo dei bastardi mi ha presa e penetrata nel retto facendomi quasi svenire dal piacere e dal dolore.

Lui si è addormentato, ed io sono rimasta a guardarlo mentre mi masturbavo furiosamente e disperatamente per una ventina di minuti... semi incoscente.

Sono rimasta allibita: non so se l'ha fatto perché si è accorto che lo sognavo ... so solo che spero lo faccia ancora! Beh, magari non domani perchè mi fa un po' male e se mi ripete il trattamento siamo a posto!!
Panda 74







venerdì 8 aprile 2011

Bondage ecco come farlo





Qualche tempo fa Fabrizio mi ha sorpresa con un gioco molto hard-
Ve lo consiglio, potrebbe essere un idea interessante per qualunque coppia
Assicuratevi che non vi siano i bambini
Comprate un intimo (slip, bikini) a rete, ovvero a maglie larghe metalliche.
Lo trovate anche in molti negozi nomali, non solo nei sexy shop e potete spendere sui 25- 40 euro.
Comprate delle autoreggenti di buona fattura (siamo sui 6 euro).
Acquistate, se non l’avete già (ma allora che ci state fare al mondo?), un vibratore di dimensioni ridotte, diciamo 18 cm. costo dai 20 euro in su
A questo punto prendete le mollette per stendere il bucato, meglio se di legno e allargate la molla, in modo che la presa sia morbida.
Disinfettate e posatele su un panno pulito.
Fate sedere la vostra amata, agghindata con l’intimo che avrete comprato, su una sedia, possibilmente aperta (per intenderci con molti spazi dove infilare le mani).
A questo punto, davanti alla sedia dove lei è seduta, installate la videocamera o il cellulare che sicuramente avrete.
Ora state attenti.
La vostra Lei dovrà già essere eccitata.
Non vi devo spiegare come fare, spero?
Ci avrete pensato voi, con gentilezza romanticismo e con le effusioni e, perché no, attraverso qualche video hard
Quando i seni sono turgidi e il clitoride pronunciato, con molta delicatezza (occhio a questo passaggio!) applicate sui capezzoli una o più mollette.
Se a lei fa male, siate pronti a toglierle via e ammorbidite la molletta.
Procedete sul clitoride e, se i seni richiedevano massima attenzione, i genitali devono essere trattati come quando prendete in braccio un bambino appena nato.
Mi raccomando qui: non finiamo la serata al pronto soccorso!
Ma sì, lo so che siete intelligenti e non farete mai del male alla vostra lei.
Applicate quindi le mollette sul clitoride, agendo in questo modo: prendete con due dita le grandi labbra (parte esterna) e fate in modo che siano pronunciate e applicate le mollette.
Il numero di mollette è variabile e dipende dal soggetto: possono essere diverse o una sola.
Per lo scopo del gioco il numero non cambia.
La situazione che dovreste trovarvi davanti è questa:



la vostra Lei a cosce divaricate, con mollette sui seni duri, sulle grandi e piccole labbra e sul clitoride e certamente con una forte eccitazione, sempre che voi abbiate fatto per bene il vostro compito.
Con uno spago, o panno morbido, legatele le mani dietro la schiena, in modo che con un semplice strattone lei possa liberarsi.
Prendete il vibratore e cominciate a passarglielo sia sui seni che sul clitoride, stando ben attenti.
Non dimenticate il viso, l’ombelico e altri punti erogeni.
Ora, quando la vostra lei è molto, molto eccitata, fate passare uno spago tra le mollette.
Quando avrete fatto ciò, dolcemente mi raccomando, tirate lo spago causando un piacere che arriva al limite del dolore.
Appunto, state al limite del dolore .
Sta alla vostra fantasia che cosa fare nel frattempo visto che avete anche il vibratore di plastica e quello naturale.
Mica devo dirvi tutto.
Dopo un po’ di quel trattamento, la vostra lei dovrebbe essere al limite  ma Voi fatela alzare dalla sedia, piano piano, tirando lo spago.
Fatele appoggiare le braccia sullo schienale della sedia, in modo che voi vediate il posteriore e tirando ogni tanto, con calma lo spago, procedete con la lingua sulla schiena e con il vibratore.
Per il restante arrivateci da soli.
Guardate che si può fare pure l’inverso, cioè lei a lui.
Spero che, trattando questo argomento, qualche ben pensante non si offenda o decida di definire questo blog “porno”, perché proprio non lo è.
Se decideste di farlo mi fate sapere come è andata?



commenti
Sinceramente non mi piace moltissimo il gioco con le mollette ma per quanto riguarda il resto sicuramente si.
Il fatto di essere legata su una sedia , immobile aspettando la mossa del proprio partner, essere in un certo senso l'oggetto del suo piacere, essere stuzzicata , giocare con la fantasia lo trovo altamente eccitante e sono sicura che tutto questo piace moltissimo al mio uomo.
La cosa piu' bella di un rapporto e' proprio la complicita' che si crea nel gioco, il modo sottile di raggiungere il piacere realizzando le proprie fantasie .
aiconfinidell'eros


sabato 2 aprile 2011

Luciana 61,ossessione

Pubblico una storia vera inviatami da una persona di mia conoscenza , non è un invenzione
Sono Luciana, ed è da 28 anni che sono sposata tutt’altro che felicemente.
Mio marito l’ho tradito, anche se non vedo come avrei potuto evitarlo.
Il periodo però che mi ha segnato maggiormente, sono stati quei maledetti, distruttivi e, nello stesso tempo, eccitanti sei mesi.
Mi hanno segnata, mi hanno fatto cadere anche in depressione e avere un grandissimo senso di colpa, anche se attualmente chi conosce la mia storia mi ha detto di smetterla di farmi del male e di pensare a quel periodo come a un raro momento dove mi sono sentita me stessa.
Non l’ho confessato a molte persone e non so nemmeno io il perché lo pubblico attraverso questo Blog.
Forse in cuor mio spero di estrinsecare questo macigno e magari conoscere storie simili alla mia.
Cominciamo dall’inizio.
Mi sono sposata a 19 anni, più che altro per andarmene via da casa.
Abitavo in un paesino della Toscana, in una famiglia bigotta.
Ero vergine, anche se le mie prime esperienze le ho avute all’età di 12 anni con un ragazzo di qualche anno più vecchio di me: stavamo ore a far petting.
Non siamo andati mai oltre.
Ho conosciuto mio marito all’età di 17 anni; mi piaceva sottilmente; non ne ero innamoratissima, ma in ogni caso mi permetteva di andarmene.
Fisicamente mio marito non è una persona sgradevole, anzi, non è nemmeno intimamente poco dotato, ma è nell’atto in se stesso che è una frana.
Nulla di lui è erotico e, quando dovevo fare all’amore con lui, si finiva in pochissimi minuti.
All’inizio del matrimonio andò meglio, ma non poi così tanto.
L’atmosfera e l’eros non ci sono mai stati, perché, oltre a non saperlo fare, lui ha avuto la sfortuna di sposare una donna che ama essere presa con una certa forza e in situazioni parecchio trasgressive.
Solo negli ultimi tempi ho capito questo di me stessa, o forse prima non volevo ammetterlo.
Sono impiegata in un’azienda metalmeccanica; ho 48 anni; sono parecchio formosa; un bel viso, capelli lunghi neri, ma ora son bionda; gambe non esili, ma lunghe e un seno di cui vado orgogliosa, oltre a un sedere grande, che però attrae .
Ultimamente mi vesto sempre in corto, molto corto e mi piace essere notata dagli uomini e dalle donne.
Su queste ultime qualche fantasia l’avrei.
Insomma: ho ritrovato la mia serenità, la grinta e anche l’eros a 48 anni…
I primi due anni di matrimonio non sono stati malvagi, anche perché ho partorito.
In ogni caso il rapporto sessuale a me non soddisfaceva, e non solo quello, ma non avevo termini di paragoni: io pensavo che fosse così il sesso.
Non avevo neppure il coraggio di avere mie fantasie e, del resto, in quel periodo ero spesso sola.
Mio marito aveva il lavoro, poi la sua Inter, in fine, alla sera, c’ero io.
Alcuni mesi dopo la nascita di mio figlio però ho ricominciato a provare grande desiderio.
Ne ho parlato con mio marito, ma mi sono sempre sentita dare della scema.
Quella frase:”SEI SCEMA, CHE DICI? COME FAI A LAMENTARTI?” mi risuona ancora nella mente.
Lui in effetti era convinto di essere molto virile e non accettava, almeno così sembrava, alcune critiche.
In ufficio, pur essendo tra le più giovani, ero l’unica sposata e con un figlio e le mie colleghe e amiche raccontavano spesso le loro avventure con i rispettivi partner, o con amanti occasionali.
Questo per me era fonte di eccitazione, ma anche una tortura: avrei voluto essere io al loro posto.
Ormai vivevo la mia sessualità con la fantasia e, successivamente, con romanzi erotici e alcuni giornali pornografici recuperati grazie all’aiuto di una collega che non si faceva problemi a comprarli in edicola.
Erano sempre storie e immagini molto forti.
Uomini molto virili che possedevano le loro donne per ore, in modo brutale, soddisfacendole fino allo spasimo
Avevo talmente vergogna di questi pensieri, che vivevo queste avventure per interposta persona.
Mi identificavo in un'altra donna.
A casa, appena il bimbo era giù in cortile e mio marito in giro per lavoro o per la sua INTER, tiravo fuori da un cassetto questi giornali e mi soddisfacevo.
Alla sera poi facevo il mio dovere da brava moglie e ciò mi serviva in fin dei conti, perché non avevo di meglio
Vivevamo, e lo facciamo tutt’ora, in una casa colonica di due piani, in Toscana, nei dintorni di Viareggio, cosi composta: al primo piano viviamo io, mio marito e mio figlio; al secondo i genitori di mio marito e i due suoi fratelli, uno dei quali di 11 anni più giovane di lui.
Entrambi avevano la fama di essere degli “sciupa femmine”, in particolare il più giovane, Alberto, che non si faceva scrupoli a raccontare al fratello maggiore, in mia presenza, le sue avventure e prestazioni, con dovizia di particolari hard.
Alberto aveva intuito certamente il mio travaglio interiore, e forse sapeva che il fratello non doveva essere il massimo, e per anni tra me e lui c’è stata molta complicità e battutine.
Dopo che i miei suoceri si sono trasferiti nello stabile accanto al primo piano, Alberto ha cominciato a frequentare sempre più spesso la nostra casa, del resto bastava fare 21 gradini .
Lì ha iniziato la vera tortura.
Lui mi guardava e raccontava al fratello, accertandosi che io sentissi il racconto di ciò che faceva: “Ho fatto questo, sono andato con quella…” e giù nomi e posti .
Io ero li, che sentivo tutto e avrei avuto voglia di essere al posto di quelle donne, tra l’altro, alcune giovanissime, se non minorenni e altre sposatissime.
Sapevo tutto e ogni volta era sempre peggio, sempre più eccitata.
Questa storia è andata avanti per anni e mio marito non si accorgeva di nulla, o almeno sembrava, perché oggi così sicura non lo sono più..
Ho avuto un aborto in quei mesi e mio marito, invece di starmi accanto, era sempre con la sua INTER.
Quante corna costa a vuoi uomini il calcio, se solo ve lo immaginaste….
Non voglio farla molto lunga, è chiaro quello che è successo.
Un pomeriggio Alberto scende ed entra in casa nostra; la porta era sempre aperta; mi cinge sui fianchi, mi tira giù i pantaloni senza che io proferissi parola e, in modo molto violento, mi prende in quella posizione.
Non vorrei apparire volgare, ma Alberto era molto, molto dotato e devo dire che sono trasecolata e ho ricevuto una scossa tremenda.
Per un’ora e mezza mi ha presa in tutte le posizioni, dicendomi nient’altro che insulti, mai una parola dolce, ma, per quanto io mi stupissi di me stessa, ero appagata da morire.
Mai nel letto: sul tappeto, sul divano, appoggiata ai mobili, in ogni dove e, quando lo sentivo dentro e gli vedevo il…….., mi sembrava di svenire.
Finito, lui mi lasciava così, nuda, mezza intontita; si tirava su i pantaloni e se ne andava senza dire nulla.
Io ero anche dolorante in più parti e solo dopo un po’ riuscivo ad alzarmi.
Siamo andati avanti così per settimane.
Non sentivo colpe, solo desiderio, poi però ha cominciato a prendere piede in me l’idea di essere usata .
Avrei voluto anche essere un po’ amata
Non ne potevo fare a meno però, anche se ogni volta che lui usciva io mi sentivo psicologicamente a pezzi.
Ero drogata; dicevo a me stessa che quella sarebbe stata l’ultima volta, poi però il desiderio era fortissimo e non resistevo e ricadevo in quella trappola di sesso.
Quando non arriva, ero in ansia; il desiderio mi uccideva.
In alcune occasioni sono stata tentata di salire io da lui, persino con la presenza in casa di mio figlio e di mio marito.
Non l’ho fatto, ma è mancato poco.
Dopo sei mesi, non so ancora come, ho smesso, ma ci sono voluti anni perchè passasse il desiderio e in particolare le colpe di quelle ore.
Ogni tanto il desiderio mi prendeva e, se non fosse stato per dei farmaci che mi calmavano, non sarei riuscita a farcela.
Negli anni a venire ho avuto qualche amante, ma solo occasionale, e il rapporto con mio marito è ormai agli sgoccioli.
Qualche mese fa ho confessato a lui, i miei tradimenti( pochissimi, 4 in tutto purtroppo) escluso quello con il fratello e gli ho spiegato chiaramente che, se voleva continuare a essere mio marito, doveva accettare che io avessi altri uomini.
Mi aspettavo urla, fuochi e botte, invece mi ha detto questo: “D’accordo. capisco, però almeno che il figlio non sappia nulla” (figuriamoci, mica è stupido) “e poi, quando rientri a casa, mi racconti tutto”. L’ho guardato come se fosse un pazzo, ma l’ho fatto: appena rientro, gli racconto tutto e in questo modo lui si eccita.
Ho avuto un paio di partner che mi hanno trattata come a me piace e non mi faccio problemi a dirglielo, anzi lui vorrebbe vedermi mentre lo faccio.
Magari lo farò, così starà buono
Uno dei miei amanti mi dice che mio marito, poteva sapere della tresca con il cognato e che erano d’accordo.
L’ho sempre escluso, ma ora in cuor mio, dopo che mi ha confessato il piacere che prova a vedermi con altri uomini, qualche dubbio l’ho pure io.
Se fossi certa di questo, lo ucciderei.
Questa è la mia storia e credetemi che è verissima e ci son voluti quasi 20 anni perché potessi raccontarla, forse è banale ma chiunque volesse dirmi, in modo educato e non volgare, se ha vissuto una storia simile, sono qui …..
Ciao

Luciana 61  

Uno scambio andato male.

Ho letto su questo blog, che peraltro mi sembra molto serio, delle storie di persone che hanno avuto esperienze con scambisti. Bene, vorrei ...