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venerdì 12 marzo 2010

La direttrice d'albergo a Monterosso 1 parte


Un paio di anni orsono Fabrizio ed io, reduci da un periodo lavorativo molto stancante, abbiamo deciso di prenderci qualche giorno di ferie a  Monterosso (Liguria,Cinque terre) .
Come abitudine in questo blog, riporto sempre esperienze vere ed è per questo che ho messo alcuni omissis, per evitar riconoscimenti.
Spero che vi sia utile per programmare un visita in uno dei posti più belli e romantici al mondo: Le Cinque Terre
Voglio  raccontare i due giorni più romantici trascorsi all'Hotel xxxxxxx di Monterosso,nelle splendide Cinque Terre.
Abbiamo fatto tappa prima a S.Margherita Ligure poi a Portofino, dove abbiamo pranzato in una splendida giornata autunnale, con un mare da sogno; successivamente ci siamo diretti a Monterosso,nella vana speranza di trovare un albergo per la notte .Ormai rassegnati a pernottare a La Spezia, vediamo nella via principale di Monterosso l'Hotel..omissis  da poco ristrutturato.
 A dire il vero non sembrava un hotel vero e proprio e se non fosse stato per Fabrizio che si era appoggiato al cartello: non l'avremmo neanche notato.
L'entrata ci apparve subito molto bella con sculture moderne e una sala conferenze dove era esposto il manifesto di una serata di poesie di Fabrizio de Andrè
.Una brunetta sexy (lo devo ammettere) con un talleur blu, una camicetta bianca con cravatta ci accoglie sorridendo mostrando uno spacco laterale che attira mio marito.Anche io ne ero attratta, pur essendo un’ etero convinta.Due camere sono disponibili e vuole accompagnarmi a vederle; guarda me,anche se è stato Alberto a chiedere Lui va recuperare le valigie. Io un po' stupita accetto: quell'atmosfera mi aveva ormai intrigata.
Saliamo di un piano e sulle scale, in pietra con pareti rosa antico e luci bianche a candela, una finestra mi mostra il mare di Monterosso.
Un vero sogno.
Noto che la tipa si muove in un modo estremamente sensuale.
Beata lei mi dico”, cercando di dissimulare l'evidente turbamento in atto.
Mi chiede di dove siamo, squadrandomi dai piedi al viso, indugiando sulle mie gambe ( sono alta 180 cm) coperte da una gonna di jeans al ginocchio .


La stanza è bellissima! Un palquet di legno bianco, le pareti di bianco panna e un letto a baldacchino anch’ esso bianco con una copertura a fiorellini azzurri, che aumentava l'effetto romantico e illuminata con due aplic gialle che spuntavano dal muro sopra il letto e alcuni faretti circolari sul soffitto; un frigo bar era abilmente nascosto in una scrivania di legno antico, dove sopra erano riposti dei fogli , un vaso di gladioli e dei cioccolatini .Un bellissimo armadio- cabina, con specchio interno, che appena apri la porta scorrevole si illumina fa da contro altare.
Il televisore piatto nero, grande di fronte al letto stacca con gran gusto dando un tocco tecnologico a un ambiente romanticissimo.
Che ne dice signora?”
Son riuscita solo dire" Bellissima"perchè lei mi stava parecchio turbando, dandomi da sola della scema. Insomma vi era unatmosfera romantica erotica .
La sorpresa però l’ ho avuta nel bagno.
Grandissimo, quasi quanto la camera. Soffitto a faretti, piastrelle del pavimento rosa e e pareti bianche con fiori. Due scaldasalviette rossi, uno specchio grandissimo e poi la doccia di cristallo nero.
Io penso:"Ma è un sogno, anche la doccia è davvero un sogno."
"E' stata progettata per due, ma anche in tre ci si sta" con un sorrisino che poteva dire tutto e che mi ha parecchio imbarazzata.
Per fortuna l'arrivo di Alberto con le valigie interrompe il momento imbarazzante.
”Adesso le porto i documenti" le dice con aria di uno che ha in testa una sola cosa.
Lei gentilissima risponde di non aver fretta. Lui, che non aveva visto la camera, rimane sbalordito.A un certo punto mentre sono piegata sopra la valigia messa su una sedia per riporre le mie cose, mi sento le sue mani sui fianchi .
Mi alza la gonna in modo brutale,come spesso fa lui ,abbassa le collant e sposta il perizoma e appoggia il membro tra i glutei.
Sono così eccitata che rischio di trasecolare, ma , non so cosa mi abbia preso, forse per darmi un tono, o forse per non ammettere a me stessa che ero eccitata proprio dalla tipa, gli ho detto di smetterla.
E lui che fa?
Stranamente per lui, la smette. Mi chiede scusa. Mi bacia e scusandosi di essere poco romantico, con il viso di chi crede d'averla fatta grossa, entra in bagno per sciacquarsi.
"Ma perchè non stiamo zitte ogni tanto?"
Lo accompagno a recuperare il resto del bagaglio in auto.
A Monterosso non puoi girare in automobile e dal nostro Hotel per raggiungere il parcheggio c'è un tratto di strada lungo un chilometro in salita.
Ridiscendendo, ormai sono le 18.00, abbiamo uno spettacolo bellissimo:la notte non ha ancora raggiunto il suo massimo, mentre la luna è già piena e illumina le colline sovrastanti Monterosso che a loro volta si rispecchiano sul mare.
Lungo la strada , illuminata da luci gialle tenui, si sentono dei profumi meravigliosi.
In fondo alla strada uno spicchio di mare azzurro sembra impartire ordini a Monterosso.
Uno scenario che sembra costruito artificialmente dal più bravo dei registi.
Rientrati in albergo ci accoglie lei che con un sorriso, ci chiede se avevamo problemi.
Alberto ha sempre lo sguardo del pesce lesso.
Indubbiamente è molto eccitante e non posso biasimarlo.
Ma mi accorgo che sulla sinistra entra in sala un figo pazzesco, sui 35 anni,alto, capelli corti, barba incolta e pettorali pronunciati.
I jeans attillati rendono evidente un pacco, che sarà la voglia, forse, o forse perchè l’ha veramente grosso ,ma il mio sguardo è fisso lì.
Mi vergogno a confessarlo, ma guardo molte volte lì. Quando uno mi piace, cerco sempre d'intuire come l’ha.
Voi no?
Forse non dovrei dirlo, però è così. In ogni caso il mio sguardo e il mio desiderio devono essere stati palesi, perchè la tipa, probabilmente imbarazzata, è corsa per presentarci lui.
Fatto i convenevoli di rito , siamo saliti in camera, con Fabrizio un po' seccato e rimproverandomi di essere troppo put…
Non potevo dargli torto. Il mio comportamento era inspiegabile persino per me.In quell'ora e mezza a Monterosso molte cose di me che sembravano scontate, ora non lo erano più.
All'arrivo in camera ero decisissima,se non avesse preso l iniziativa lui a strappargli i calzoni io.
Non c'è stato bisogno, perchè non appena entrati, mi prese mi spinse contro il muro e me lo mise senza neanche tirarmi giù del tutto la gonna e gli slip che erano fradici. Una scossa tremenda mi colpì quando lo sentii dentro me.
Fabrizio è messo molto bene lì.
Le sue mani sui glutei sembravano quelle di un domatore che trattiene l'animale.
Ed era questo che mi sentivo.
Le unghie e le pacche sul sedere che continuava a darmi mentre spingeva, fecero giungere l'orgasmo in pochissimi minuti, con mio dispiacere verso Fabrizio, visibilmente ancora eccitato.
Naturalmente, come suo stile, non rinunciò a sottolineare quanto ero già bagnata dandomi una serie di epiteti, che in certi momenti trovo eccitanti e mi disse che io facevo sesso con lui pensando al ragazzo di sotto.
Fabrizio è un uomo intelligente e lo amo anche perchè mi conosce benissimo e pure in quell'occasione ci aveva azzeccato, ma non del tutto.
Certo, il tipo mi incuriosiva, ma chi avevo in mente era lei.
Avrei voluto avere Fabrizio sopra me e lei che mi toccava se poi ci fosse stato pure lui , hmmmm .
Fine prima parte

Uno scambio andato male.

Ho letto su questo blog, che peraltro mi sembra molto serio, delle storie di persone che hanno avuto esperienze con scambisti. Bene, vorrei ...