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domenica 10 aprile 2011

Chi ho sposato? 2 parte

Ecco la seconda parte della lettera inviata tempo fa

Non so il vero motivo per cui scrivo su questo blog o forse è per e capire se esistono storie come la mia.
Elena mi è sembrata una persona molto dolce e comprensiva e mi ha proposto di sfogarmi un po’ qui.
Sono davvero distrutto e sto vivendo una situazione davvero struggente.
Cominciamo con il dire che gli avvenimenti succeduti a quel 8 di marzo hanno cambiato totalmente la vita di tre persone: la mia, e questo è poco importante, perché, non so se darmi dello stupido, in una qual maniera mi sento responsabile, quella di mia moglie, o ex moglie a questo punto, alla quale auguro tutto il male possibile, e quella di mio figlio, l’unico tra i tre che mi importa davvero. Povero ragazzo. La causa di separazione, consensuale è in corso e lui non ne sa il motivo. Non voglio che lo sappia mai e cioè che sua madre è una gran putt..: lui non centra, non deve tormentarsi oltre. Gli abbiamo detto che non riuscivamo a continuare la nostra relazione e stop.
Avrei avuto tutte le ragioni per chiedere senza problemi la separazione con addebito di colpa, ma, poi, nostro figlio avrebbe scoperto i veri motivi e sarebbe stata una mostruosità.
Naturalmente ho obbligato mia moglie a non pretendere nulla e a darmi l’affido, cosa che Lei ha accettato senza proferire parola.
Tutto questo non è a causa di una serata folle. I motivi sono altri. Se fosse stata solo una serata, un colpo di testa, non avrei chiesto la separazione. Tutti possiamo sbagliare. Avrei certamente discusso con lei su certe sue esigenze nascoste, ma avremmo continuato.
Invece, purtroppo, non è stata solo una serata folle. Purtroppo no.
Nei giorni seguenti, le domande che mi sono chiesto erano due:
“Chi è davvero mia moglie?”
“Ci sono state altre occasioni simili?”
Ho avuto risposta a entrambe le domande, solo che le risposte non sono state quelle che io speravo.
Qui arriva il vero tormento, che mi spacca lo stomaco. Come ho fatto a non capire?
I diciassette anni sposato con lei sono stati davvero belli. Non posso rimproverarle niente su questo fronte. Madre stupenda, attenta, moglie affettuosa, comprensiva e grande amante a letto.
Insomma la perfezione. Nulla di lei lasciava trasparire la sua doppia vita. Fosse stata una persona con un’intensa vita sociale, spesso fuori alla sera, palestra, amiche, allora un minimo di sospetto o gelosia sarebbe stato giustificato. Ma niente di niente. Tranne che quella maledetta sera, o benedetta, dipende, non ricordo che sia mai uscita senza me. Anzi, la sua pigrizia era addirittura fastidiosa. Le volte che uscivamo alla sera bisognava pregarla .Questo il suo ritmo di vita, per me fastidioso, ma era questo, in apparenza. Lavora dalle 9.00 alle 17.30, dal lunedì al venerdì, arriva a casa alle 18.15- 18.30.
Al mio arrivo, quasi sempre alle 19.00, era intenta a parlare con nostro figlio o era alle prese in cucina. Alla sera andavamo dormire attorno alla mezzanotte. Questo per 17 anni, nonostante le mie richieste di muoverci un po’ di più.
La amavo e quindi accettavo il suo modo di vivere. A letto era molto calda, questo sì, ma mai che accettasse di fare qualcosa di più trasgressivo.
Qualche foto un po’ hard tra noi, ma niente altro. Persino la mia proposta di vedere dei film porno insieme mi era stata negata con disgusto.
Insomma, non c’era nulla, ma proprio nulla di lei che potesse far pensare a una cosa simile.
Dopo quella sera non ho fatto altro che cercare spasmodicamente se avesse un'altra vita parallela.
La prima cosa che scoprii immediatamente fu il motivo della sua confessione: i testimoni presenti alla sua “performance “ avrebbero parlato e sarebbe caduto il castello di falsità costruito in 20 anni. A differenza di quello che avevo pensato immediatamente, è stato proprio l’alcool a farle perdere il controllo, o meglio, ha fatto quello che…. fa normalmente, ma non con quella gente amica.
Ecco il perché non aveva scelta se non tentare la carta della serata strana.
I giorni seguenti, pur contro la mia natura, ho controllato qualsiasi cosa che potesse darmi degli indizi e purtroppo sono stato sconvolto da quello che veniva fuori. Ho preso un permesso lavorativo e, di nascosto, l’ ho aspettata all’uscita dal lavoro.
Qui c’è stata la prima sorpresa. Alle 18.00 non era ancora uscita e tantomeno alle 19.00 e alle 20.00 e, quando ho telefonato per sapere dove fosse, mi ha risposto che era a casa fin dalle 18.30 e mi chiese come mai io ritardavo.
Alla sera mi ha detto che la giornata di lavoro era stata dura, molto dura e, chiedendole dell’orario lavorativo, mi rispose stupita che era sempre il solito.
Bugiarda.
Il giorno dopo mi sono presentato all’uscita della sua azienda alle dodici, ma ho dovuto aspettare fino alle 15.00 perché lei uscisse con un borsone e completamente diversa rispetto al mattino.
Minigonna, stivali, top.In venti anni che la conosco, non ha mai indossato una minigonna con me.Mai
L’ ho seguita in automobile e l’ ho vista entrare in un palazzo dei Parioli, da dove è uscita alle 17.45.,
Bene, era chiaro: aveva un amante. Inutile negare l’evidenza.
Sono rientrato a casa alle 23.00, con lei preoccupata e io con la voglia di ucciderla, ma ho fatto finta di nulla. . Volevo scoprire tutto il marcio e ci son riuscito....

Qui finisce la seconda parte.La terza è molto dura,tanto dura e vedrò insieme al gestore di questo blog, se e come pubblicarla......
Chi volesse, scrivere qualche parola di conforto, o di aiuto è ben accetto-
Elena

Uno scambio andato male.

Ho letto su questo blog, che peraltro mi sembra molto serio, delle storie di persone che hanno avuto esperienze con scambisti. Bene, vorrei ...