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martedì 26 novembre 2019

Mamme.Esperienza di un allenatore di calcio minorile.

Io ci credo a questi racconti sull'incesto,che si leggono anche in questo blog.
Anzi,secondo me,che ho 46 anni e faccio per hobby,l'allenatore di calcio minorile e vedo queste mamme,la realtà supera la fantasia.
Tra le mamme che accompagnano i ragazzini sul campo di calcio,o a scuola ce ne sono un bel numero di mignotte.
Non tutte,ma un bel numero.
Anche davanti alle scuole,le vedi ste mamme.
foto presa in rete ma persino pudica rispetto a certe reali.

Minigonne, leggins,shorts e t shirt senza reggiseno,spacchi con cosce a bella vista e c ê chi ha pantaloncini così aderenti che gli si vede la figa fino all' intestino.
Jeans aderenti,con culo in evidenza.
Sti ragazzini,poveracci sono frastornati.
Vedono sesso,in ogni dove.
Casa,da parte delle madri,su internet,in tele,a scuola,dove trovano certe insegnanti che tutto un dire.
I loro discorsi sulle mamme altrui e pure la loro,sono ormai un abitudine ed io mica posso riprenderli.Pure lo scambio di foto,con soggetto,la loro mammina,ci sta.
Che differenza c'è tra come di veste la loro madre e certe donne che vedi in TV,o sui siti porno?\
Che gli dico,che sono perversi,quando hanno le loro mamme vestit\e come mignotte, o quando in auto, hanno alla guida la loro mamma,con l cosce scoperte,se non la figa in bella evidenza,per non parlare delle tette,sempre ostentate e questi saranno eccitati sentendosi pure in colpa?
Ovvio,che sti poveracci,appena possono si ammazzano di seghe.
Chi non lo farebbe avendo sempre vicino la propria madre vestita come un troione?
E a volte non sono solo vestite come un troione.
E secondo me ,ogni tanto qualcuno di questi,in "crisi".la mette al muro la propria madre.
Ci sono dei ragazzini tredicenni che sono alti piu di 180 cm e fisicamente ok,con madri sempre in tiro, che pesano venti chili in meno.
Se non ê prima, sarà dopo,ma la festa glie la fanno.
Segarsi sulle foto della mamma ê proprio il minimo.
Alcuni dicono con i loro amici che si scopano la loro madre.
Passano per fantasie,adolescenziali, ma qualcuna son certo sia vera.
A diverse  ho chiesto di non entrare negli spogliatoi,perché ste qui,con la scusa di aiutare il figlio si guardavano i cazzi dei figli delle altre.
Mica sono cieco,vedevo dove guardavano.
Non poche credetemi.
Per questo sono sicuro che son vere queste storie.
Certo nessuno lo saprà mai.
Da parte mia qualcuna di queste me la son fatta nel corso di questi anni.
Anzi molto più di qualcuna.
Vita difficile per un ragazzino di oggi.
Trainer46



lunedì 25 novembre 2019

Gay ma non troppo

Ho 48 anni, sposato e mi piacciono le donne,ma da sempre anche i maschi,quelli belli, fisicati e dotati.
Preferisco di gran lunga i giovani dai 18 ai 30 anni,massimo e sembra incredibile,ma ne trovo spesso e ovviamente senza pagarli.
Li scovo nei siti e chat gay.
Nessuno lo sa.
Solo quando non posso evitarlo lo prendo nel sedere,perché mi fa male .
Io amo succhiarli e segarli.
Loro lo sanno e mi lasciano fare e poi mi vengono addosso.
Devono essere molto dotati,se no, non mi eccitano e devono essere maschi.
Le checche le odio.
Mia moglie la scopo spesso e di certo non sa che io amo il cazzo forse più di lei e forse m invidierebbe se avesse visto alcuni che mi son fatto.
Ultimamente il figlio,ventenne  di un mio amico mi ha detto,mentre eravamo in piscina,nelle docce,che secondo lui, io ero un frocio nascosto.
Ho notato più volte come guardi li gli uomini.
Gli ho detto che era un cretino,senza dar troppo peso.
Lui mi ha risposto che era un peccato,perché a lui i maschi gli piacevano e mentre lo diceva si è abbassato il costume tirando fuori un uccello,notevole,che comunque avevo già notato.
Dai succhia scemo, prima che arrivi qualcuno.mi ha detto
E così anche se con il terrore che ci scoprivano,gli ho fatto un pompino che l' ho fatto sborrare per parecchio,come solo un ventenne può fare.
Solo che mi ha trattenuto la testa e ho dovuto mandare giù tutto.
'La prossima volta te l ho sbatto in quel culo che chissà quanti ne ha presi'mi dice
Un bastardo, ma bellissimo.
Solo che Lui mi scopa e non accetta i No.
'Se mi vuoi segare e prendermelo in bocca dammi il culo' e io sono costretto a prendere quella bestia che mi fa male,anche se godere.
Sono semi innamorato di Lui.
Durerà poco, però,perché a me piace cambiare.
Dario48Roma
birillo@gmail.com




domenica 24 novembre 2019

Telecamere in famiglia.( fantasia)

o 23 anni, mi chiamo Romina, sono alta 1 e 65, ho i capelli a caschetto
ed un fisico longilineo. Siccome anche voi raccontate cose vostre intime
anche io voglio raccontarmi cosa mi è successo

Fino a 18 ho sempre condotto una normalissima
vita. Qualche ragazzo, sì, ma mai una storia seria. Avevo già avuto
rapporti sessuali con un paio di ragazzi, ma la cosa era finita lì.
La mia è sempre sembrata una famiglia normalissima, mio padre Aldo ha 50
anni ed è un impiegato di banca, un uomo normalissimo ... mia madre Ines
ha 45 anni ed è una signora di tutto rispetto anche se il peso degli
anni si fa sentire.
Mio fratello, Enzo, è più grande di me di 3 anni, ma non abbiamo mai
fatto caso alla differenza di età, ci siamo sempre confidati sul tutto
come se fossimo due amici.
Il mio primo rapporto sessuale lo ho avuto a 15 anni con un ragazzo di
poco più grande di me con cui stavo insieme da qualche mese. E' stato
più per curiosità che per amore vero e proprio. Ricordo quando lo
raccontai a mio fratello "Ti è piaciuto ?" "E' stato divertente, ed ho
provato molto piacere" le risposi con una secca frase. Lui ci rimase un
po' strano, come se la cosa l'avesse turbato. Poi non riprendemmo più il
discorso.
La mia vita è cambiata 5 anni fa.
Mentre cercavo delle vecchie foto, trovai all'interno di una valigetta
24 ore alcune videocassette. Incuriosita, visto che a casa non c'era
nessuno ne misi una nel videoregistratore e rimasi sbalordita: quella
ero io! Ero io al bagno seduta sul water, il video era chiaro ed a
colori, oltretutto si sentiva anche l'audio. Ero io mentre facevo la
cacca. L'immagine andò avanti. Io rimasi di sasso. Subito ne giunse
un'altra di un altro giorno. Si vedeva io che mi calavo i jeans, le
mutandine, e mi sedevo sul water. La mia sbalordità aumentava al pari
della curiosità. Decisi di mandare indietro la cassetta, per vederla
dall'inizio. C'erano spezzoni video di quando andavo a fare i bisogni e
quando mi facevo il bagno (nel bagno della mia casa c'è una vasca senza
tenda). Evidentemente la telecamera era fissata in modo angolato e tale
che mi riprendesse in entrambi gli intimi momenti. Rimisi tutto a posto
e andai in bagno per vedere dov'era la telecamera. Scoprii che era
nascosta all'interno di una lampadina! Che furbizia però... tutto
accuratamente sistemato in modo che nessuno se ne accorgesse. Oltretutto
non mi feci scoprire neanche io ... qualora fosse stata accesa. Me ne
tornai in camera e pensai a cosa fare. Ma il dubbio principale era un
altro ... anzi più che un dubbio era un certezza. Visto che le
videocassette erano in camera dei miei genitori, il pervertito era mio
padre... però che porco il 50enne! Gli piaceva vedere sua figlia che
andava al cesso ... decisi di far finta di niente. Più che altro dovevo
capire quando era accesa la telecamera... andai dubito nello studio di
mio padre e notai un videoregistratore affianco al PC. Vidi che un paio
di fili andavano a finire in una canalina di plastica per impianti
elettrici che a sua volta passava nel bagno ... proprio a contatto con
l'eventuale lampadina ... o telecamera! Il video era spento, quindi lo
accendeva solamente il vecchio... potevo esibirmi solo se l'accendeva
lui... salì in me un eccitazione indescrivibile. Andai in camera e mi
sparai un fantastico ditalino. Non sapevo se esibirmi nella maniera più
porca possibile o fare un casino. In entrambi i casi avevo paura di mia
madre. Si fece sera e decisi che la prima soluzione era la più
intrigante. Volevo vedere dove sarebbe arrivato. I miei rientrarono e
cenammo. Tutto come se non fosse successo niente. Andai nello studio di
mio padre con una scusa e vidi che il video era stato acceso ...
Ritornai in cucina, mi accesi un sigaretta. La fumai ed andai in bagno.
Mi calai i jeans e cominciai a tastarmi la fica. Mi calai le mutandine
ed urinai. Facevo tutto ciò con la massima disinvoltura, senza che se ne
accorgesse della mia scoperta.
Era tutto tremendamente eccitante. Scoprii a 18 anni di essere una porca
libidinosa a cui faceva piacere farsi vedere dal padre perverso mentre
si masturbavo. Allungai la mano sulla vagina mentre urinavo bagnandomela
tutta. Cominciai a leccarla con la lingua, ripulendola dalla pipì.
Mi masturbai e venni rapidamente. Il giorno dopo decisi di depilarmi la
fica sulla tazza del gesso. Feci tante porcate nei giorni seguenti. Poi
mi venne un'idea. Un'idea geniale che amplificava la mia perversione. Se
non c'era niente di male sul fatto che mio padre mi potesse vedere
mentre mi esibivo, perché non avrei potuto farmi scopare da mio fratello
davanti alla telecamera ... la sorpresa sarebbe stata lui, per il 50enne
depravato. Cosa avrebbe potuto dirmi ? Semplicemente niente! Visto che
la sua era un cosa più grave...

Il giorno dopo decisi che avrei sedotto mio fratello, senza dirgli
niente della telecamera.
Il pomeriggio mio fratello ritornò dal lavoro. "Ciao Enzo, tutto ok ?"
"Certo" rispose lui. Andò in cameretta ed accese il PC. "Perché non mi
fai vedere come funziona Internet ?" le dissi incuriosita. "Va
benissimo, ora ci connettiamo, ti farò vedere il mIRC", un famoso
programma di CHAT. "Mettiamo un Nick femmina o maschio ?" Mi chiese dopo
avermi spiegato il tutto "Metti il mio nome!" "Affermativo" mi rispose
senza esitare. Cominciò un discorso con un tipo che voleva fare cybersex
con me. Notai che mio fratello si era eccitato, almeno quanto me... dopo
che ci eravamo descritti a vicenda il tipo disse "Togli i pantaloni" "Ma
guarda questo!" disse mio fratello, ed io gli risposi "Perché ti
vergogneresti di tua sorella ?" "Ma no! Lo dicevo per te!" Mi rispose
prontamente, mi tolsi subito i pantaloni facendo rimanere mio fratello
di sasso. "Ora accarezzatela" aggiunse il partner virtuale. Mi passai il
palmo della mano sulla passera e vedendo con la coda degli occhi il
cazzo di mio fratello gonfio come un pallone, glielo tirai subito fuori
e cominciai a masturbarlo con una sega. "Che porca che sei! Non l'avrei
mai immaginato" aggiunse spegnendo il computer direttamente
dall'interruttore generale. Allungo una mano e mi tirò via le mutandine,
dopodichè mi prese di forza, mettendomi sul letto ed alzandomi le gambe
cominciò a leccarmi contemporaneamente fica e ano. "Dai continua che mi
fai morire" gli sussurravo da vera pervertita "dai lecca, lecca la fica
di tua sorella". "Ora tocca a me" disse porgendomi il cazzo sulla bocca,
mentre nel frattempo mi sditalinava velocemente. Ingoiavo il suo cazzo
con se fosse un calippo, "Sei una zozza, sei una depravata" continuava a
sussurrarmi ridendo "Ora voglio scoparti" e sfilò via velocemente il
cazzo dalla mia bocca, mi sollevò le gambe e me lo infilò tutto dentro,
e visto che la mia fica era un po' strettina, godevamo entrambi come
pazzi; ma prima che venissi gli domandai provocatoriamente "Me lo metti
nel sederino ?" e lui "Vuoi che ti inculi sorellina? Va
benissimo...mettiti alla pecorina" "Non qui" gli risposi "Inculami nel
bagno, mi eccita di più" andammo nel bagno, mi misi con le mani
appoggiate al muro e la pancia che sfiorava la tazza del water, con il
culo verso la telecamera... "Prima leccami il buchino per benino" dissi,
lui non aspettò altro, mi insalivò l'ano, infilandoci prima uno e dopo
due dita. "Sei pronta sorellina ?" "Sì infilamelo"; me lo infilò piano
piano, senza farmi male poi un botta secca mi fece lanciare un ululato
da pornostar... e cominciò a muoversi dentro di me "Ohh come godo, te lo
sfondo" "Sì continua, dai, dai, continua così". Dopo un poco più di un
minuto mi venne dentro inondandomi il buco del culo. Per finire mi
ripulì bene bene con la lingua, leccandomi avidamente l'ano. Il mio
obiettivo era stato raggiunto alla perfezione...
Più tardi rientrarono anche i miei. Notai mio padre che andò nel suo
studio, evidentemente voleva vedere cosa era riuscito a filmare oggi...
Io uscii, andai a fare la spesa facendomi accompagnare da mio fratello.
Mentre aravamo in macchina avevamo la faccia felice entrambi, come
fossimo due fidanzatini. Io gli allungai un mano sul cazzo e lui
prontamente mi disse "Ti andrebbe di farmi un pompino ?" "Certo che mi
va..." risposi come se fosse la cosa più normale del mondo fare un
pompino al proprio fratello... subito svoltò per una stradina di
campagna, ed io mi misi all'opera facendomi venire in bocca, bevendo
anche tutto il suo sperma.
Facemmo la spesa e rientrammo a casa. Avevo l'impressione che quella
sera sarebbe successo qualcosa... Ci mettemmo a tavolino tutti e
quattro, io, Enzo, mio padre Aldo e mi madre Ines. Stavamo mangiando
tranquillamente e sulla TV scorrevano le immagini del tg. Mia madre
prese il telecomando e cambiò canale.
Cavolo! Mi si strinse lo stomaco. Lo stesso successe a mio fratello. Le
immagini erano dell'inculata di questo pomeriggio con mio fratello!
Allora anche mi madre ..!!! Mio padre prontamente si accarezzò al cazzo
e lancio un mugugno di compiacimento alle immagini che scorrevano sul
video. Mia madre fu la prima a parlare "Allora, come si danno da fare i
nostri figli !" sussurrò con un leggero sorriso. Io e mio fratello non
sapemmo cosa dire, attimi di silenzio. Mio padre si avvicinò a me e mi
allungò una mano in mezzo alle gambe. Io dissi solamente "Ma mamma,
papà" il pervertito cominciò ad accarezzarmi la fica, mentre mi madre
schizzo su mio fratello, gli prese la mano e disse "Fai anche tu con me
quello che tuo padre sta facendo a tua sorella, dai...che ti piace, a me
piace" mio fratello accarezzava la fica di mia madre con delicatezza,
dopodichè gli infilò la lingua nella bocca. Io mi bloccai, provavo un
senso di ripudio "Papà cosa fai ?" riuscii a dire "Dai che ti piace, non
dirmi che sei una santarellina" Io non dissi niente, ma la cosa non
piaceva. Mio padre continuò lo stesso, io acconsentivo, ma rimasi seria
senza dire niente. Si tirò fuori il cazzo ed io mi chinai lo presi in
bocca e cominciai a farle un pompino "succhia troia..." aggiunse mio
padre. Nel frattempo mia madre era seduta sul divano completamente nuda
mentre mio fratello le leccava la fica. Mia madre mugulava, mentre mio
fratello ancora completamente vestito era al massimo della felicità.
Io invece no. Assecondavo mio padre, ma la cosa mi sembrava sporca, da
depravati, forse perché scoprii che anche mia madre era una porca
libidinosa a cui piaceva farsi leccare la fica da suo figlio. Continuavo
a non parlare, ero diventata solamente l'oggetto perverso di mio padre.
Le permettevo di fare tutto ciò che voleva perché mi sentivo
intrappolata. Come ribellarmi dopo quello che era successo questo
pomeriggio con mio fratello ?
All'improvviso mio padre ordinò "Tutti in camera, andiamo tutti sul
nostro lettone" mi mise una mano sul sedere e mi condusse in camera,
mentre mio fratello e mia madre ci seguirono mano nella mano. Per prima
cosa inserì una video cassetta porno, poi mi spogliò, mi tolse tutto,
tra la mia indifferenza, allungando le mani un po' dappertutto, mentre
mio fratello dopo essersi spogliato continuava a leccare avidamente la
fica di mia madre. "Allarga bene le gambe" mi disse, io lo feci
dicendogli "Così?" "Brava, vedo che stai capendo", cominciò anche lui a
leccarmi la fica completamente depilata, mentre sentti mia madre che
disse a mio fratello "Ora scopami, infilamelo tutto dentro". Mio
fratello eseguì l'incesto. Mio padre vedendo cosa stavano facendo, mi
domandò se sarebbe piaciuto anche a me "Vuoi sentire dentro anche il
mio? Dai che ti piace... non sarà davvero il primo che prendi!" Io
abbozzai un mezzo sorriso e risposi "Va bene papà, fai quello che vuoi"
come se avessi paura a dirgli di no. Me lo infilò dentro e cominciò a
muoversi dentro di me. Dopo qualche secondo vidi mio fratello che sfilò
il cazzo dalla fica di mia madre, che a sua volta si alzò e venne verso
di me. Si poggiò con la fica sulla mia bocca dicendomi "Dai Romina,
lecca, lecca che ti piace, siamo una famiglia di puttane". Diceva tutto
con la massima tranquillità e con la faccia sorridente. Io incominciai a
leccarle la fica, mentre mio padre continuava a scoparmi. Mia madre
continuò "Dai Enzo, mettimelo in culo, fai quello che hai fatto a tua
sorella questo pomeriggio". Mia madre si chinò leggermente, lasciandomi
sempre la fica sulla bocca, mentre mio fratello sopraggiunse cominciando
a leccare il buco del culo di mia madre "Dai Romina lecca anche tu,
dammi una mano", io visto che ero in ottima posizione allungai la lingua
sull'ano di mia madre, incrociando la lingua di quel pervertito mio
fratello, che a sua volta di tanto in tanto ci infilava un paio di diti.
Il sapore dell'ano di mia madre sapeva un po' di cacca, ma mio fratello
sembrava che stesse leccando qualcosa di meraviglioso. "Dai Enzo,
infilamelo" disse mia madre. Mio fratello smise di leccare e infilò il
suo cazzo nel culo di mia madre. Mia madre lanciò un mugugno da
depravata, mentre Enzo cominciò ad accellerare. Mio padre continuava a
scoparmi ininterrottamente, mentre io mi stavo convincendo di quello che
stava succedendo. Cominciavo a godere, cominciava a piacermi il cazzo di
mio padre nella mia giovane fica, e la vagina di mia madre sulla mia
bocca. Mugugnai "Si dai continua...spaccami papà, sì che mi sta
piacendo" e mia madre aggiunse "Siamo una famiglia di depravati!" mio
fratello "Mamma ti vengo dentro". Mio padre accellerò, e proprio nel
massimo dell'eccitazione mi madre mi pisciò in faccia, dimostrando
quanto poteva essere zozza. Bevvi un po' del suo piscio, mi bagnò la
faccia ed anche le lenzuola. La situazione mi stava eccitando
all'inverosimile, "Papà sto per venire, dai accellerà, sìì, sììì!!"
urlai con la bocca ancora sporca di pipì e mio padre "Sì vengo ohh..."
sfilo il cazzo dalla mia fica e mi venne sulla pancia. Mia madre
prontamente cominciò a sditalinarmi sostituendo il cazzo di mio padre
con le sue dita. Venni con un orgasmo fantastico, mentre mia madre
leccava lo sperma del marito che colava dal mio pancino. Dopo qualche
secondo fù la volta di mio fratello "Mamma ti stò per venire nel culo!"
"Sì vienimi dentro" disse mia madre mentre io continuavo a farla godere
leccandole la fica. Mio fratello venne nel culo di mia madre, facendo
colare un po' di sperma sulla mia faccia. Io continuavo a far godere mia
madre, ripulendole lo sperma dal culo e leccandole la fica fino a farla
venire.
Ma a voi pare una cosa normale quello che è successo?

Mia moglie non me la fa leccare.

Amo da impazzire leccare la vagina,in particolare se non ė depilata.
Mia moglie quarantasettenne,non mi permette mai di farlo.
Ha una patata spettacolare,molto pelosa ,anche se curata e con gli esterni rasati,mentre il centro ė pelosissimo,come vedete dalla foto .
Ed io vado di matto.
Per il resto mi lascia fare tutto,compreso l' anal,che a Lei piace,da morire.
Così almeno dice Lei.
Limoniamo come due ragazzini,si fa venire sui seni ma leccargliela...non vuole.
Appena tento di mettere il viso tra le cosce,le mi alza la testa.
E pensare che la pagherei pur di leccargliela,in particolare quando é eccitata.
Uauuu.
Qualche donna può spiegarmi il perché,lei non vuole?
franco66@gmail.com

Ho visto il pene di mio papà

  • HO VISTO IL PENE DI PAPA’
    Racconto di fantasia

    Sono Erika, piacere. ho 18anni e scrivo dalla provincia di Ferrara. Frequento il 4° anno di liceo classico e sono di colore. Le mie origini sono del Ciad ma vivo in Italia con i miei genitori da quando avevo 5 mesi. Sono alta 1,68, ho una 4° di seno,corporatura media, sono di colore come ho già detto e ho labbra carnose che trucco sempre in modo direi esperto (e non lo dico per vantarmi). Le mie passioni sono: lettura, vestiti e specialmente trucchi, lucidalabbra, rimmel ecc ecc.
    Scrivo perché ho vissuto pochissimi giorni fa un’esperienza a dir poco incestuosa in famiglia. Sotto metto la mia email così se qualcuno/a che ha simili esperienze vorrà parlarne lo farò con piacere. Solo preciso subito che non mi debbano contattare stronzi o volgari.
    Ciò che racconto mi è successo il poco tempo fa.
    (premetto: metto le parole che ci sono state tra me e la persona in questione con cui ho praticato l’incesto, sono passati pochi giorni e mi ricordo ancora tutto, anche i discorsi, alla perfezione. Può sembrare una cosa finta lo so, giudicate voi poi)
    Pochi giorni fa, appunto la data che ho riportato su, dovevo andare alla festa di 19anni di una mia amica di classe. Il pomeriggio stesso ero stata con le mie amiche del cuore a fare compere per il centro di Ferrara, per Corso della Giovecca, via della Concia, via Cairoli e così via. Abbiamo speso l’ira di Dio come si dice in gergo ma alla fin fine le abbiamo comprato un peluche e dei vestiti, il tutto per un grande ammontare di Euro che non dico. Finite le spese ci siamo mangiate una pizza e poi siamo ritornate a casa che erano le 18 perché mamma mi doveva fare i capelli perché poi lei sarebbe andata via al ballo come tutte le sere. Per le 20 ero gia pronta con i capelli, pronta anche con la doccia che è stata la prima cosa che feci appena tornata dalle compere e quindi presi a truccarmi. Che ve lo dico a fare? Il trucco è la mia passione e per tre quarti d’ora stetti in bagno davanti allo specchio con mascara e così via ed infine ciò che amo di più: il mio stupendo lucidalabbra che io passo un’infinità di volte. Di solito e non dico cavolate lo passo 10 volte ogni volta che me lo metto e lo metto 5 volte al giorno. Sarò una pazza? Non so,le mie amiche dicono di si. Forse ne metto così tanto perché mi sento brutta per il fatto che sono in carne e punto su l’unica bellezza che ho che sono le labbra,
    Adv
    e diciamo anche i seni dai. Comunque sia dopo truccata mi misi a sedere sulla tazza per sistemarmi meglio le scarpe quando entrò mio padre F. ( non dico il nome per motivi di privacy ) che ha 50anni
    “amore hai finito? Mi devo lavare” mi disse entrando in bagno
    “si papà solo che devo prendere delle cose nella scatola, un momento che mi finisco di allacciare le scarpe,prendo quelle cose e vado che tra mezz’ora passano le altre”
    “dabbene dai voltati allora che io devo andare via così almeno mi faccio la doccia” noi abbiamo il separè nella doccia
    “ma non puoi aspettare?”
    “ho fretta amore”
    “ufff vabbè “ Mi voltai quindi e lui entrò in vasca. Io mi attardai visto che faccio sempre “a botte” con le mie scarpe e con le altre paio di scarpe nere che ho. Fatto sta che dopo 10 minuti ancora ero là e mio padre finì di farsi la doccia. Vidi la sua mano sporgere e prendere l’accappatoio e poi uscire dalla vasca. Lo guardai,era tutto coperto e quindi non mi preoccupai minimamente.
    “ancora lì amore?”
    “si papà lo sai come sono con le scarpe”
    “prendimi stellina il borotalco e il profumo sopra di te”abbiamo una mensola immensa dove uno ci si perde piena di profumi
    “papà fallo te dai che qua io se no non finisco più,lo sai che voglio la perfezione”
    “la perfezione amore non esiste”
    “dai su sempre con questa morale!!!” ogni tanto mi secco e sbotto così dopo che si asciugò per bene venne lui verso di me. E ora inizia il tutto: il bagno è molto piccolo così quando lui si avvicinò per prendere il profumo che è in alto sopra di dov’ero io il tutto assunse una posa imbarazzante che vi dico: io ero semi schiacciata al muro e lui con il suo pube quasi sulla mia faccia. Inutile dire che ero imbarazzata infatti gli dicevo
    “oi dai su papà muoviti che qua non sto nelle posizioni più comode” dissi anche ridendo e lui sempre ridendo
    “è che tua madre lo sai che mette tutto ciò che è mio fuori ordine…un momento che ho fatto” ed è stato proprio in quel momento che l’asciugamano visto i movimenti che faceva scivolò e cadde e matematicamente vidi il suo pene davanti al viso. Rimasi di stucco, anche per la situazione ma soprattutto perché non mi aspettavo lo avesse immenso, come lo ha. Lo aveva penzoloni perché era moscio sì ma lo ha immenso. Avevo il pene di mio padre davanti alla mia faccia
    “papà…ti…ti è caduto l’asciugamano sbrigati”
    “un momento amore…che cavolo qua non riesco a trovarlo”
    “papà muoviti dai che qua…papà cavolo ho il tuo coso davanti alla faccia”
    “amore sono tuo padre non devi vergognarti” non so come fare i toni a scrivere ma ero molto imbarazzata
    “papà io…Dio mio papà dai!!!”
    “amore,calmati dai” solo che io non ce la facevo. La posizione era scomodissima, l’imbarazzo totale e il suo pene stava anche prendendo forma. La situazione raccontata così fa ridere ed è irreale ma è successa.
    “Papà il tuo coso si sta gonfiando togliti dai” non mi aspettai però quello che poi disse
    “fallo sgonfiare te tesoro…io qua ho da fare” rimasi di stucco, non sapete quanto. Rimasi allibita . Volevo come scappare ma non ce la facevo. L’imbarazzo era tanto e il pene di mio padre prendeva sempre più forma. Stava divenendo grande ed era davvero enorme. Avere il pene del proprio padre davanti è molto imbarazzante
    “papà che…che dici scusa?”
    “amore io non so cosa farci se tua madre mi toglie la roba”
    ”si ma…”
    ”dai su tesoro non ti lamentare sempre” poi ad una certa non ce la feci più,un po’ per togliermi dall’imbarazzo,un po’ perché comunque il suo pene era troppo enorme decisi di agire quando mi disse “ma come mai ti trucchi le labbra sempre vistosamente? Mi sa tanto che non dovrei farti andare a quella festa stasera,non è che mi fidi molto di te” pensando che comunque non mi ci avrebbe mandata e ci tenevo,poi l’imbarazzo della posizione ecc presi,con non poco imbarazzo il suo pene in mano e di colpo lo misi in bocca chiudendo gli occhi. Sentii mio padre che mi disse:
    ”amore che…fai ?”ma con poca convinzione. Io non risposi, sempre con gli occhi chiusi conciai ad andare avanti e dietro lentamente facendogli un pompino. Mi batteva il cuore a tremila visto che stavo facendo ciò a mio padre. Avevo la testa poggiata alle mattonelle della parete e cercavo di farlo come meglio potevo alternando scatti di veemenza a dolcezza. Aprivo ogni tanto gli occhi ma poi li richiudevo. Sentivo mio padre che ansimava ma era calmo , io imbarazzata ma continuavo a farglielo però aumentando e di molto il ritmo. Si staccò un poco da me ma non tanto per far si che mollai la presa con la bocca. Aumentai il movimento…
    “amore…” sentii mio padre dire. Cercavo di spingermi più in giù che potessi ma lo ha troppo grande. Quando aprivo gli occhi vedevo un po’ di lucidalabbra sul suo pene che si era appiccicato. Stavo lasciando la bava come le lumache e ad un certo punto mi accorsi che dalla mia bocca colava la mia saliva talmente stavo andando veloce ma continuai lo stesso. Mio padre con una mano mi accarezzava il viso. Ogni tanto alternavo leccatine sull’asta e poi riprendevo a fargli il pompino finchè lui proprio non uscì dalla mia bocca. Lo guardai, era visibilmente preso…allora mi alzai e mi chiese
    “dove vai amore?”
    “tra poco devo andare e…”ero un po’ scossa per l’imbarazzo”…mi devo sistemare di nuovo papà”
    “mi lasci così amore?” glie lo presi in mano e cominciai a masturbarlo in maniera direi molto forte. Avevo gli occhi puntati solo sul suo pene e il tutto era lucido e pieno di saliva fatto sta che in tutta la stanza si sentivano i rumori incessanti e forti del mio masturbarlo violentemente. Alla fine però si irrigidì subito e mi venne un po’ il panico sapendo che stava venendo e così fu: venne in modo direi copioso a dir poco . Venne nella vasca e appena eruttò si strinse a me con il braccio tracollo. Alla fine di tutto stando anche attenti a non sporcarmi i vestiti ci abbracciamo. Tenevo con una mano il suo pene per non farlo appoggiare ai vestiti
    “scusami amore”mi chiese mio padre
    “papà non preoccuparti…non è successo niente”
    ”si amore è successo e lo sai anche te” vedendo che colava il suo pene per dimostrargli che non era successo nulla,per non farlo cioè sentire in colpa perché io ero imbarazzata abbassai la testa,restando sempre in piedi e lo presi nuovamente in bocca asciugando tutto il suo pene. Lui ovviamente ebbe più spasmi quando mi chinai a baciarglielo nuovamente. Ora più che pompino facevo immense e durature leccate. Il tutto però venne interrotto dalla citofonata delle mie amiche. Papà infatti scappò in camera sua e io in fretta e furia mi affacciai al balcone e dissi loro che sarei scesa subito e ricominciai sistemarmi per andare alla festa.

L enorme membro di mio figlio.

Era stato pubblicato sulla altro blog ,otto anni fa ed ė un racconto vero.Ho conosciuto Lei.
Aveva creato non pochi problemi all epoca.
Elena
  • Mi accorsi che mio figlio Nicola era diverso dagli altri ragazzi una mattina d'estate di qualche anno fa.



    Aveva da poco compiuto diciotto anni e da buona madre gli stavo preparando la colazione, prima che uscisse per andare con gli amici in spiaggia.

    Venne in cucina e mi diede il buongiorno con un bacio sulla guancia, quindi si sedette a tavola per mangiare i suoi corn flakes.

    Ma notai che c'era qualcosa di strano.

    Teneva la sua mano sinistra continuamente poggiata in grembo, mentre con l'altra afferrava con forza il cucchiaio. Lo stringeva forte, come se pesasse un chilo e non pochi grammi.



    Feci finta di non notare nulla di strano e mi sedetti a fianco a lui.

    Continuavo a fissare la sua mano sinistra e mi accorsi che era poggiata sulla patta dei suoi pantaloni, come a voler nascondere qualcosa. Ed allora ebbi un'illuminazione. Era successo anche a lui. Anche il mio piccolo Nicola, il mio angioletto, era diventato un uomo. Aveva avuto il suo primo rapporto sessuale.



    Non sapevo come parlarne con lui, ma all'improvviso la sua voce mi distolse dai pensieri.



    (Cerco di annotare in questo diario il nostro dialogo. Le parole non sono esattamente le stesse, ma il senso del discorso sì.)



    -Mamma-disse-mi devo confidare con qualcuno, e da quando papà è andato via tu sei l'unica persona di famiglia con cui posso parlare di certe cose.



    -Dimmi tutto, Nicola. Lo sai che tra noi non ci devono essere segreti.



    -Ieri ho incontrato una ragazza, molto carina. Ha diciotto anni ma è piccolina, molto più di me.



    -Cosa è successo?



    -Beh, avevamo bevuto tutti e due e lei mi si è avvicinata e mi ha sussurrato una cosa all'orecchio.



    -E cosa ti ha detto?

    -Mi ha detto che ero molto carino e soprattutto che nascondevo bene i miei segreti.



    -Quali segreti?-feci io



    Allora Nicola mi guardò negli occhi con durezza e poi disse:

    -Vuoi farmi credere che in tutto questo tempo non ti sei accorta di cosa aveva tuo figlio in mezzo alle gambe?



    Lo guardai stranita. Non aveva mai avuto un atteggiamento così duro nei miei confronti, ma soprattutto non aveva mai fatto riferimento ai suoi organi genitali nei nostri discorsi. Nemmeno quando gli parlavo delle precauzioni che un ragazzo ed una ragazza devono prendere al giorno d'oggi quando fanno sesso.



    Lui riprese

    -Perchè non mi hai mai detto che avrei fatto scappare le ragazze? Perchè non mi hai mai avvisato che non tutte le donne sono uguali? Che non a tutte piace quel tipo di uomo?



    -Ma di che diavolo stai parlando?-sbottai.

    -Non sto capendo nulla di quello che dici. Cos'hai che non va?



    Nicola si alzò di scatto dalla tavola e gettò il cucchiao che ancora stringeva verso il muro.

    Poi con uno scatto improvviso si abbassò i pantaloni e restò in boxer di fronte a me. Lo guardai in faccia sorpresa, ma poi lo sguardo mi cadde sul suo inguine, ed allora tutto mi fu chiaro.

    Nonostante i boxer fossero larghi non riuscivano minimamente a nascondere l'evidenza.



    Nicola, come suo padre, era un superdotato.



    -Se ancora non l'hai capito te lo dico io-mi urlò in faccia.



    -Tuo figlio ha un cazzo come quello di un cavallo!

    E detta l'ultima parola si tirò giù i boxer.



    Ero sconvolta. Mi sentivo il viso in fiamme. Volevo scomparire, ma allo stesso tempo non riuscivo a togliere gli occhi dall'uccello di mio figlio.

    Era magnifico. Grosso, immenso. E anche le sue palle erano mostruose. Grosse come palle da ping pong. E Nicola aveva solo diciotto anni.



    Il mio ex-marito era un superdotato, ma Nicola nonostante la giovane età, ce l'aveva ancora più grosso. E anche più massiccio. Una cosa sconvolgente.



    -Mamma-riprese-dove credi che possa metterlo questo? In culo ad una vacca?

    Balbettai qualcosa, ma lui riprese con foga.

    -La ragazza di cui ti parlavo, appena mi ha visto nudo è scappata via. Mi ha detto che non dovevo nemmeno sfiorarla con quel coso. Altrimenti l'avrei ammazzata.



    Non so perchè, ma quelle parole furono come uno schiaffo in faccia per me.

    Senza dire nulla mi alzai e feci un passo verso di lui. Si tirò indietro, ma io continuavo a camminare nella sua direzione.

    Era da troppo che non vedevo un pene. E uno di quelle dimensioni non lo avevo mai visto.



    Afferrai l'uccello di Nicola con tutte e due le mani e dissi:-Non hai idea di come mi senta io adesso. Il mio cervello sta andando in tilt e dovrò combattere con il senso di colpa per tutta la vita, ma il tuo uccello non andrà in culo ad una vacca, ma in bocca a tua madre.



    Detto questo mi inginocchiai davanti a lui e chiusi gli occhi, avvicinando pianissimo le mie labbra alla sua cappella.

    La bellezza di certi momenti è nell'attesa che essi avvengano, più che nella loro realizzazione.



    Con la lingua iniziai ad inumidirgli la cappella, preparandolo per il suo primo pompino.

    Ma quando cercai di prenderlo in bocca, mi accorsi di quanto grosso fosse in realtà. Non riuscivo nemmeno a circondargli la cappella con la bocca. Solo la parte superiore era coperta dalla mi bocca vogliosa, eppure già me lo sentivo in gola. non riuscivo a credere che per lui avere un cazzo da cavallo non fosse solo un modo di dire. Rinunciai.



    Mi misi in piedi e lo guardai. Nicola era rosso in viso e sudato, ma già le sue mani erano sotto la mia gonna che si bagnavano nel caldo della mi figa.

    Mi fece girare e mi spinse sul divano. Mi alzò il lembo posteriore della gonna e tirò giù le mutandine con una tale foga che credevo volesse impalarmi all'istante. Sentii una pressione sul mio sesso che non aveva nulla di umano. Era come se un tir cercasse di parcheggiare in un posto riservato ai motorini. Fu allora che comiciai ad urlare.



    Nicola si tirò indietro. Poverino, l'inesperienza giocava a suo sfavore.

    Mi voltai e gli dissi dolcemente:-Non ti preoccupare, la figa non è come la bocca. Devo solo abituarla ad accogliere un cazzo enorme come il tuo. Ci vorrà un po', ma alla fine riuscirai ad infilarmelo dentro. E allora potrai anche sfondarmi il culo! Credevo che tuo padre fosse uno stallone, ma se lui ti vedesse ora scoppierebbe in lacrime per l'invidia e l'imbarazzo.



    Non credevo alle mie orecchie. Dalla mia bocca non uscivano le parole di una mamma, ma quelle di una puttana. Una troia, ecco cos'ero. Una troia che vuole accolgiere in grembo l'uccello di suo figlio.



    La mia figa era una fontana. Stavo sbrodolando dappertutto. Diedi un'ultima occhiata al cazzo di Nicola e poi guardai negli occhio mi figlio e gli dissi:-Non importa cosa può succedere stasera, ma voglio che tu spinga con tutto te stesso. Non mi frega niente. Voglio morire di dolore, ma alla fine devi riempirmi di sperma. Deve uscirmi dalle orecchie!



    A quel punto Nicola mi afferrò per le braccia, mi fece girare su me stessa e mi buttò nuovamente sul divano. Ero a pecorina e sentivo mio figlio ansimarmi nelle orecchie. Poi si avvicinò ulteriormente e disse:-Non so nemmeno io cosa sto facendo, ma non riesco a fermarmi.



    Detto questo sentii una forza sovrumana che spingeva per entrare nella mia figa. Mi ancorai al bracciolo del divano e comiciai a stringere le mani e ad urlare.



    -Non ti fermare, stallone mio, non ti fermare!!!



    Ad un certo punto il dolore si fece insopportabile, ma il piacere era ancora superiore. Era come se mi stesse mettendo un pugno nella figa, invece era solo la sua cappella.

    Tirava indietro il suo uccello e poi lo rispingeva in avanti un po' di più. Sempre un po'di più. Sempre più grosso, sempre più duro, sempre più uomo!



    Ormai urlavo come una posseduta, ma più il dolore aumentava, più il piacere lo copriva.



    E alla fine un'ondata caldissima mi inondò. Il suo sperma mi riempì la vagina, e poi fluì all'esterno. Era come se un innaffiatio si fosse azionato per annaffiarmi la figa e non voleva saperne di spegnersi.



    Urlai un'ultima volta con tutto il fiato che mi era rimasto e poi svenni.



    Mi risvegliai a letto, immobile, con mio figlio che mi teneva la mano e mi diceva:-Non lo dimenticherò mai. Grazie.



    Riprendermi da quella scopata fu dura. Restai a letto per tre giorni, e quando provai a camminare di nuovo svenni ancora per il dolore.

    Nicola mi era sempre vicino ed ogni volta che lo chiedevo alzava le coperte e dolcemente mi soffiava sulla vagina.
    segue... 
    Mamma separata

sabato 23 novembre 2019

Desiderio incestuoso.storia vera


Desidero mia madre

Il mio Segreto

Ecco il mio segreto:
Ciao a tutti.
Sono un ragazzo di 30 anni a vivo con mia madre e mi sono sempre sentito fortemente attratto da lei fin da quando ero bambino.
Per me questo non è mai stato un problema, l’ho sempre considerato un sogno bellissimo ma assolutamente irrealizzabile. Mia madre è sempre stato una donna molto riservata ed in casa mia non si parla mai di $e$$0, non che sia un tabù, ma semplicemente non è un argomento di discussione. Penso sempre a lei sia mentre mi m@$turb0 sia quando faccio $e$$0 con qualche ragazza e mi eccita tantissimo. Come ho detto questo per me non è mai stato un problema, sono sempre riuscito a tener separati fantasia e realtà, almeno fino a poco tempo fa.
Mesi fa siamo stati invitati a casa dei miei zii che ci hanno alloggiato nella stessa camera (letti separati). L’idea di dormire nella stessa stanza con lei mi eccit@v@ tantissimo e durante la notte ho iniziato a m@sturb@rmi facendo molta attenzione a non svegliarla. Ad un certo punto mia madre si mette a sedere sul letto facendo un movimento assolutamente strano che mi lascia sbigottito. Fa scorrere in avanti il bacino facendosi salire la camicia da notte fino sui fianchi e, nel farlo, allarga le gambe in maniera a dir poco innaturale, tanto che nonostante la penombra della stanza riuscivo a vederle praticamente tutto. Dopo, senza dire niente, si alza e va in bagno. Devo dire che quell’episodio, che oltretutto è rimasto un episodio assolutamente isolato, ha suscitato in me forti emozioni e ha aumentato a dismisura la mia attrazione per lei. Avrei voluto dirle qualcosa, parlarne con lei, ma non ne ho avuto il coraggio. Mi vergogno troppo, e poi non ho la certezza che l’abbia fatto apposta, anche se l’idea che abbia capito quello che stavo facendo e che mi abbia concesso di poterla guardare mi fa impazzire.
Il problema è che questa è una situazione che non riesco più a gestire con la serenità con cui l’ho sempre gestita e non so più che fare. Quello che per me è sempre stato un sogno bellissimo ma irrealizzabile (ed avevo accettato che fosse così) all’improvviso è diventato un sogno se non realizzabile perlomeno reale. E stata la prima volta che ho visto mia madre fare la donna (spero che capiate cosa intendo) e la cosa devo ammettere che mi ha fatto perdere la testa.
Scusatemi il mio sfogo ma non ce la faccio più a tenermi tutto dentro e non so più che fare. Vorrei tanto poter avere qualche consiglio da qualcuno che capisce come mi sento .

archeotipo@gmail.com

Mogli altrui

Chatto in un sito cuckold.
Quasi sempre i mariti mandano foto e video delle loro mogli tutte over 55.
Poche volte si combina,ma succede.
Gli piace vederle con giovani.
Queste le ho viste anche in cam.
Una di queste l ho pure incontrata.
Indovinate quale?
Ti dicono di tenertele per te.
Ciao core.
Bullromano34

Esperienza lesbica

Esperienza lesbica, ma non penso di esserlo, sono confusa.

Storia vera

Ciao a tutti, allora, ho un problemino... Sabato sera dovevo andare a ballare con una mia amica, così alla sera sono andata a casa sua così ci preparavamo insieme... Mi stavo per cambiare, ero in jeans e reggiseno, quando ad un certo punto lei viene dietro di me, mi abbraccia e mi sorride guardandomi nello specchio... Poteva sembrare un semplice gesto d'amicizia, se non fosse che subito dopo mi gira, mi sbatte al muro, e incomincia a baciarmi... Io non sapevo cosa fare, sono rimasta veramente sbalordita, non me lo sarei mai aspettata, così ho ricambiato il bacio... Pensavo fosse finita li, e invece, ad un certo punto mi mette a sedere sul cesso mi ci siede sopra a gambe larghe e comincia a sbottonarmi i jeans, mi infila una mano dentro e inizia a toccarmi... Dopo un po' si toglie e facendo finta di niente continua a prepararsi ridendo e scherzando come prima... Finiamo di prepararci senza parlare dell'accaduto e poi andiamo in discoteca... Ci siamo divertite e abbiamo bevuto un po', non da essere ubriache ma un bel po' brille... Torniamo a casa verso le 5, e ci mettiamo nel letto, tutte e due in intimo siccome faceva molto caldo... Lei dopo un po' mi viene sopra e ricomincia a baciarmi... va un po' giù, mi sfila le mutandine e comincia a leccarmela... Quando ha finito, lo girata e ho ricambiato infilandole due dita... Il giorno dopo mi riaccompagna a casa e mi saluta con un bacio a stampo... Ora non so che mi prende, sono giorni che ripenso a quella sera, io sono comunque felicemente fidanzata con un RAGAZZO, e abbiamo una vita sessuale stupenda, quando lo faccio con lui godo veramente tanto, però l'altra sera con la mia amica mi è piaciuto veramente tanto, non ho mai goduto così, nemmeno con il mio tipo... Ma cmq sia non mi sento attratta dalle ragazze, continuano a piacermi i ragazzi, cosa mi prende?? cosa devo fare?? sono lesbica?? non prendetemi in giro per favore, non e uno scherzo, sono seria e preoccupata davvero.

Yellowkite2000

un amica.

Guardate che gambe!
Peccato sia  solo un amica.
MirkoBe

upskirt


Prima o poi mi beccano,ma per l intanto...
Ma davvero non ne se ne rendono conto?
Upskirtmilano97

venerdì 22 novembre 2019

Ma mio padre ė frocio?

I miei non fanno più sesso,da una vita e sembra che sia mio padre a non volerlo.
Ho ascoltato,senza volerlo delle discussioni feroci.
Ma sarà mica diventato frocio?
Mia madre vi sembra una brutta?

giovedì 21 novembre 2019

Indirizzo e mail .scriviastorie@gmail.com

Vuoi  chiedere la rimozione di foto, ecc?
Vuoi inserire una tua esperienza,o foto,o altro?
Vuoi inserire un annuncio per incontrare un partner?
Scrivi al nuovo indirizzo del blog.
scriviastorie@gmail.com

Il mio amico conosciuto in chat

Confessioni 
Su ciaoamigos ho conosciuto...beh lui.Il nome evitiamolo.
Non lo amo,non vorrei farmi storie,preferisco mio marito,anche perché non c é molto dialogo ( chi se ne frega?)ma guardate che cazzo da urlo 😄.
Al confronto del suo,povero non arriva neanche a metà e in più dura da morire.
Lo faccio sempre venire sulle tette,anche perché questo,mi sa che neanche la pillola lo ferma e dopo sembra mi sia rovesciata una scodella di latte .
Ha 17 anni,meno della sottoscritta .
Due orette fatte bene ogni mese e poi anche se il giorno dopo cammino a papera...
Lady74

Sorella2

Mi ha lasciato fotografarlo.
Heilz22

culo di mia moglie

Ha 48 anni e mi fa sesso nonostante siamo sposati da quasi 25

Gambe di mamma

                  Lettera vera
Mi chiedo se non ci arrivano,o se in fondo...?
No,non ci arrivano.
Questa é mia madre,arrivati a casa ,dopo un pranzo con parenti di papà,insieme a mia sorella.
E lasciamo stare che mio zio, e quegli stronzi dei miei cugini,non facevano che guardarle le gambe.
Gia,da seduta la gonna andava fin sulle cosce e si vedeva benissimo le slip,che lei copriva con il tovagliolo.
Ma possibile che non se ne sia accorta,che dava spettacolo?
Donne!
Ma appena arriviamo casa,che s'inventa?
Va in bagno,fa pipì ed esce senza gonna, esattamente come in foto.
Praticamente si era sfilata la gonna,che aveva una cerniera di lato.
Anche la mia ex ne aveva una simile e infatti era una porcella...
Gia tutto il giorno avevo il cazzo durissimo.Ho 16 anni e non é mica così semplice a trovare chi te lo piglia.
Poi questa mi esce dal bagno, in questo modo.
Tra l' altro con delle mutandine così mini,che ...solo i collant copriva il sedere e figa.
Mamma,o no mi sono eccitato e con lo smartphone ,in modalità silenziosa ho scattato una serie di foto da urlo .
Ce ne sono alcune poi,con la gamba sulla sedia,mentre si slaccia gli stivali,che arraperebbero un morto.
Mia sorella mi ha persino chiesto se non trovavo mamma troppo esagerata?
Gli ho dato della scema,ma aveva ragione da vendere.
Mi sono chiuso nella mia camera e mi sono sfinito di seghe.
Mia sorella ė uscita,mio padre anche,e non capisco perché non si scopa mia madre?
Io mi sono rinchiuso in camera con le cuffie 
Mi sono smanettato da paura,con le foto e un video, purtroppo di una ventina di secondi,mentre si slaccia gli stivali.
Dopo un bel po',entra in camera mia madre,ma questa volta in jeans e mi chiede se andava tutto bene?
Sì le rispondo.Avrei voluto dirgli che sarebbe andato ancora meglio se si fosse tolta i pantaloni e si fosse infilata nel mio letto con me,perché anche se mi ero sfinito di seghe,il solo pensiero delle sue gambe...
Vaffanculo l' incesto.
Diglielo al mio cazzo che nn deve diventare duro per mia madre.
Cazzooo se me la fareiii
Marco2002

martedì 19 novembre 2019

lingerie sexy shop

É stata mia sorella che non si fa mai i cazzi suoi a trovare dentro un cassetto nascosto,in basso questo cofanetto di lingerie da maiala.
Nostra madre che indossa ste robe?
Le indossa per mio padre,o...?

servono soldi .storia vera.1parte

Mia moglie era impiegata in una azienda meccanica del Vercellese.
Lei,sarebbe laureata in lingue,ma da anni svolgeva un ruolo,sempre più precario e non consono ai suoi studi, in un  ' azienda in forte crisi .
Fu l' unico impiego che trovò quando rimase incinta di Luca.
Tra' l' altro,al momento che io scrivo ė ferma.
 Non ci ha 
 sorpreso la sua decisione, perché da anni voleva farlo 
Sorprendente,invece era sapere che, il suo ruolo,l' avrebbe portata ad assentarsi, saltuariamente,anche più giorni proprio Lei,una pigra da record.
La vedevamo nolto soddisfatta. Diceva che finalmente aveva  il lavoro, per cui aveva studiato,dopo quasi 16 anni di cacca.
Sorpreso,ma non troppo e anche un po' geloso,visto che avrebbe preso più del doppio del mio stipendio,ne fui comunque felice,anche perché avevamo parecchio bisogno di denaro e 3700 euro circa,più il mio stipendio avrebbero spazzato via tutte le preoccupazioni.
Cambió peró in modo repentino,come l' abitudine di andare dalla parrucchiera, persino due volte la settimana,quando prima andava una volta al mese,soldi permettendo.
Il suo guardaroba era pieno di abiti firmati e i vecchi vestiti 
erano stati gettati via.
Mia moglie é una donna alta 168 cm,pesa 55 kg circa,forse adesso meno,una IV di seno,capelli neri,come gli occhi,gambe nervose,che raramente,purtroppo scopriva e un bel sedere.
Nel complesso, una bella donna.
A letto non é mai stata molto calda e ultimamente i nostri rapporti erano molto più  rari e poco soddisfacenti, più per Lei che per me 
Lei però non dava peso e il sabato sera si faceva scopare,magari prendendomelo in bocca.
Insomma,meglio di altre mogli,a sentire cosa dicono i miei amici e per questo non ho mai cercato altre.
Piu più volte ė uscita di casa,per andare al lavoro,in minigonna,seno in evidenza.
A mio parere persino esagerato.
Se prima vederla in gonna,per non dire mini,era un avvenimento,ora diventava una costante 
Cominciavo a farmi un bel po' di domande.
Con il passare del tempo ero ormai sicuro che avesse qualcuno.
Soldi né arrivavano,ma stava via spesso anche più giorni,in diverse città d' Italia e Europa.
Situazione ideale per avere un amante.
 Un mercoledì notte Lei arrivò,in casa alle 5,45del mattino.
Anche se vi era stata una visita di clienti importanti in azienda,con relativa cena,in un locale alla moda di Milano,l' orario non era giustificato.
Al rientro mi trovò alzato e non c' era dubbio su cosa potesse essere accaduto,visto che quel locale chiudeva alle 2,30.
Ci guardammo in faccia  senza dirci nulla,per paura di scenate che avrebbero svegliato i ragazzi.
In camera da letto, però io non resistetti e a essere sinceri oltre alla gelosia ero pure eccitato,perché si stava togliendo una lingerie,da mille e una notte,che solo  in certi video avevo visto.
Guepiere ,calze bianche,mutandine di seta...
Foto solo per esempio

Lei se ne accorse,sorrise e si avvicinó,ma io iniziai a parlargli,resistendo alla voglia di saltarle addosso e scoparmela.
Mi vedevo quella lingerie con su l' odore del suo amante.
Mai una volta,va detto si era rifiutata di far l' amore con me .
" Tra i tuoi compiti c' é anche quello di fare la troia?"dissi
La sua risposta,mentre si staccava i lacci delle calze fu raggelante e penso che la ricorderò per tutta la vita.
" Non tra i miei compiti,ma é il mio compito principale,se vuoi definirlo così."
Rimasi senza fiato e mi buttai sul letto,mentre lei entró in doccia.
Al ritorno,mentre si asciugava e guardavo stupito il suo corpo snello,tonico senza più cellulite,cosa che io avevo sempre visto, cominciò a parlare.
" L' anno scorso,non abbiamo pagato due rate del mutuo.Ho dovuto chiedere un prestito in azienda per i denti di Luca ".
Io annuii.
" Bene e ti sarei chiesto perché io non sono stata licenziata due anni fa,mentre tua sorella si?"
" Aveva ragione Carla?" Dissi.Carla é mia sorella.
" Esatto,proprio come diceva Lei,che tra l' altro si faceva sbattere,da un ragazzino.L' unico che poteva farsi un cesso come tua sorella e non per soldi,ma per piacere e infatti l' hanno licenziata,perché il ragazzino non contava nulla.Comunque anche prima,dovevo,oltre a lavorare spompinarmi il capo reparto,il direttore dello stabilimento"
Io ero gelido.
Come mi fosse passato sopra un tir.
" Se sei donna e non sei raccomandata puoi star certa che devi fare certi piaceri,se no,non lavori.
A meno che il tuo lavoro non sia così importante che non possono perderti,ma il mio non ė così"
"Quindi glie la davi."dissi,con la testa fra le mani e incazzat
" No,al caporeparto,non glie la davo,ma lavori di bocca e mano si.Al direttore glie la davo regolarmente.Io e altre,ed é per questo che non ci hanno licenziate"
" Dove ti portava?In un motel,o casa sua?"chiesi
"Dove? Li mi scopava.Una due volte settimana.Mi faceva chiamare in ufficio,con una scusa e mi scopava li.A volte  glie lo prendevo solo  in bocca,perché non sempre... " facendo segno con la mano, che il tipo era mezzo impotente.Un giorno mi ha detto che se inghiottivo mi avrebbe aumentato lo stipendio.Capito il porco?"
" e tu?"
" Mi sono rifiutata e lui mi ha minacciata che mi avrebbe fatto trovare duro sul lavoro,al che gli risposi che almeno qualcosa di duro,c' era.
Avevo di fatto perso il posto di lavoro,Sarebbe stato solo una questione di tempo.
Aveva un linguaggio e modo di fare,che io non conoscevo.
Non volgare,ma di una che conosce gli uomini meglio di se stessa.
Non era vergine quando la conobbi,ma mi fece trovare lungo per scoparmela.Ogni tanto frequentava la chiesa ed era stata da ragazza un attivista dell oratorio.
" Con due figli,un mutuo e un marito in cassa integrazione,hai poca scelta.Ringrazi il cielo che questa roba qui,ha un suo valore.Non mi sento sporca,perché do alla mia famiglia una vita serena.
" Ma..." Io tentai di interloquire.
" Stai zitto,per piacere.I miei soldi ci hanno salvato se no,oggi avremmo le banche alle costole e forse la casa all asta e il prossimo anno,non potremmo mandare il ragazzo all'università."
Era terribile ammettere che aveva ragione.
"Sono stata dal direttore di banca per chiedergli di aspettare ancora per le rate.Mi ha dato dei consigli,per ristrutturare il debito.É stato gentile e onesto,ma ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere"
"Sarebbe?"
" Con un corpo come il suo,al suo posto non avrei problemi di soldi.Ste donne troppo oneste,mi disse"
" Ti sei fatto pure lui? chiesi
" Mettiamo le cose in chiaro.Io non faccio questo perché mi piacciono cazzi,ma per bisogno.Se non avessi avuto bisogno di denaro avrei preso solo il tuo,anche se un po' monotono " disse ridendo.
."Comunque no.Non mi sono scopata lui,anche se non mi sarebbe proprio spiaciuto,talmente é carino" ridendo 
" Daiiii scherzo"disse,ma  credo fino a un certo punto,son sicuro.
" Aveva ragione il tipo,pensai.Per tenermi un lavoro schifoso,sporco e guadagnare neanche 1700 euro,che non bastavano,dovevo prostiturmi con un capo reparto,che in fin dei conti non era neanche male e un direttore così laido,che avevo persino i conati di vomito e a volte mi veniva sul seno,se riusciva a farselo venire duro" 
Ero allibito.
" Da quanto durava sta storia?" dissi
'Da sempre.Quando ho cercato lavoro,l,' unico disponibile ad assumermi é stato lui,ma con la condizione che dovevo dargliela ogni tanto.Gli altri volevano scoparmi senza assumermi.All inizio mi sono rifiutata,con tutti,ma poi non avevo scelta,con un bimbo appena nato.Cosi mi hanno assunto."
" Potevi denunciarli" dissi
"Non dire stronzate.Non avrei trovato più lavoro per il resto della mia vita ,ammettendo che sarei riuscita a dimostrarlo"rispose




















domenica 17 novembre 2019

Aspettando il dottore

L' ho già pubblicata questa foto 
Ė mia moglie,tre anni fa,all' ospedale Manzoni di Lecco,durante una visita ,al secondo mese di gravidanza.
Saranno abituati i ginecologi,ma mentre gli spiegavi l' esito della visita,si vedeva benissimo che se la mangiava con gli occhi.
Notare la posa da troia di mia moglie,che si é fatta visitare persino con indosso le scarpe,con i tacchi.
Persino l' infermiera la guardava e la toccava in modo troppo fuori dai parametri per una visita medica.
Mah!

sabato 16 novembre 2019

Servizio fotografico alla mia tipa

Laguna del morto.Caorle

Due estati fa ,presso la Laguna del morto,a Caorle.
C' era questa bella tipa,con annesso marito,che si eccitava dei guardoni che se lo menavano guardando la moglie.
Non andavano oltre.
Almeno quel giorno 

Marito impotente e cuck sognatore

Vorrei ma non posso.
Se solo sapesse che le   pubblico il viso mi ucciderebbe,ma io godo così 
Ho 63 anni e Lei 56,siamo sposati e senza figli.
Io sono da anni impotente e sogno,da sempre di essere cornuto.
I nostri rapporti sono frequenti,anche se non penetrativi.
Lei,in verità ne farebbe a meno,io invece ho sempre questa voglia,solo di testa,perché il mio cazzo,ormai..
La lecco e mi faccio leccare.
Mi metto a 90 gradi e mi lecca il sedere e lo scroto.
Vengo quasi subito.
Spesso le chiedo di mettersi nuda come qui sotto.
Lei lo fa.Controvoglia ma lo fa.
Il mio pisello non viene mai duro,ma in questa posizione sborro ,o sborrino va.
Poi lei si rimette i vestiti e stop.
In oltre 30 anni di matrimonio,non son mai riuscito a penetrarla analmente.
E ovvio non ci riuscirò più,anche se volesse Lei.
Lei,mi ha detto che solo una volta mi ha tradito e quello gli ha fatto il sedere,ma non so se é vero.
C é stato in effetti,un suo coetaneo che quasi vent'anni fa era preso da Lei,ma chi lo sa se vero,o no?
Sa che lo desidero.
Ho un album di centinaia di fotografie porno sue,mentre piscia,si masturba,ecc.
Anni fa le piaceva pure Lei farle,ma ora si vede che le fa controvoglia.
" Le foto pubblicale,ma senza viso" mi dice.
Come vedete non sempre mantengo la parola e sui siti cuck,o su Gabbiabdsm trovo eccitante,fare vedere gli occhi di mia moglie.
Sono io a contattare i vari bull,che in genere vedendo il culo suo,e gambe vogliono il contatto fisico,ma purtroppo mia moglie non ci sente.
E anche se sono ragazzi davvero belli e dotati e alcuni in effetti la eccitano,trova sempre tutte le scuse per non incontrarli.
Adesso non gli faccio vedere neanche più le foto e ricevo,con ragione parecchi insulti,dai bull,che dicono che sono un perditempo.
Mi dicono tutti che ha un gran corpo,ma viso triste.
Forse hanno ragione.

Non faccio sesso con mia moglie.

Amo questo blog,perché mi posso masturbare e dire cosa sono.
Un cuck,da tanti tanti anni.
Sono da poco in pensione e questa é l' ultima foto di mia moglie.
Fatta dal suo tipo,nel 2016.
Da quel momento,lui non gli lascia più inviarmi foto.
Tutto,le ha probito.
Di mandarmi foto,di farsi vedere nuda,o sexy da me .
L' unica cosa che le  ha lasciato fare e raccontarmi come l'ha scopata.
Si conoscono ormai da dieci anni.
All inizio si sono conosciuti in una balera,poi l ha assunta come collaboratrice nella sua ditta e il fatto che lei non avesse mai fatto l,' impiegata fa capire ,quale ruolo ha mia moglie li.
Del resto ha uno stipendio che é esattamente il doppio del mio e lavora la metà.
Persino al suo matrimonio,l'ha invitata e pure al battesimo di sua figlia.
Quindi ha ragione mia moglie quando mi dice che lei non é solo quella che lo soddisfa.
Io non sono mai stato capace a fare sesso.Non so perché,ma non ci riesco.O vengo subito,o non mi si addrizza,ma comunque non mi eccito.Solo masturbandomi e pensare a qualche uomo,con mia moglie riesco a godere farlo indurire e durare decentemente .
Eravamo entrambi innamorati,ma sessualmente non c eravamo.
Io lo sapevo che presto Roberta, che é sempre stata calda ,non avrebbe resistito.
E infatti,mio fratello,che é esattamente l' opposto di me,un vero sciupafemmine e pure molto dotato,se ne approfittó.
Dire approfittare ,forse é sbagliato , perché mia moglie che all' epoca aveva 26 anni,arrivata vergine al matrimonio,per causa mia( sapevo di non essere adatto e come scusa dicevo che solo da sposati...)non potendone più,si buttò tra le sue braccia.
Me ne accorsi quasi subito.
Anzi,me l' aspettavo.
E si può dire che entrambi non facevano molta fatica a nasconderlo.
La storia andò avanti per qualche anno,fino a quando mio fratello si sposò.
Da quel momento mia moglie,mise le cose in chiaro.
Nessun divorzio,ma Lei era una donna e voleva fare all' amore ed essendo io incapace,avrebbe frequentato altri uomini.
A me, in cambio della mia disponibilità,mi avrebbe permesso di avere foto sue,mi avrebbe raccontato cosa faceva e  se possibile ogni tanto assistere.
Solo quattro volte potei assistere,ma una,fu mitica.
Lei trovavava i maschi sul lavoro,in balere e nei siti d incontri.
Al sabato sera,spesso usciva con amiche e tra un ballo e un altro,si faceva rimorchiare.
Al ritorno mi raccontava tutto e se in vena,mi faceva vedere la figa ancora piena di umori,o il sedere.
Io mi smanettavo,lei mi diceva che ero senza nerbo e godevo ancora di più.
Più volte,per umiliarmi,ma io godevo, si faceva sborrare sulle gambe,in autoreggenti,o collant,dal tipo di turno  e me le metteva sul collo e dovevo togliergliele.
Non ci riuscivo mai.
Venivo molto prima.
Lei mi diceva che ero uno stronzo e a quelle parole,godevo ancora.
Altre volte,mi faceva lavare il sedere e la vagina .
Fantastico.
Una sera s é fatta riempire il sedere da un tipo,proprio sotto casa.
Non so come sia  riuscita a salire in casa,con il retto pieno,ma 
appena mi ha visto,si é tirata su la gonna, si é appoggiata al tavolo e mi ha detto pulisci.
Ha allargato il sedere ed é uscito tanta di quella roba bianca da non credere.
Persino in faccia mi é arrivata.
Il pavimento,scuro aveva una macchia larghissima di liquido bianco e le gambe erano zuppe.
Glie lo ho pulito,bene e poi gli ho fatto il bidet.
Il giorno dopo gli ho regalato una gemma per ringraziarla.
Sono stati momenti eccitantissimi.
Continua..





Sedere di mia sorella

Mia sorella,pensieri incestuosi e seghe anche.

Mamma grassa si masturba

Non si può dire che mia madre 49 enne sia un pezzo di figa.Anzi.Cosa ci abbia trovato mio padre,in Lei,proprio non lo capisco.Ha una pancia che fa ribrezzo e i seni,per altro sarebbero pure grossi,sono ormai all ombelico.Sono praticamente separati e mia madre,credo che l ultimo uccello che ha preso dev essere stato proprio di mio padre a Natale 2018,quando l ho sentita chiedergli di scoparla.
Ogni sera Lei si masturba ,con il suo vibra,mentre chatta o legge,credo roba erotica.Non mi eccita mia madre ,in se,ma ammetto che vederla che si masturba,mi arrapa di brutto.
Gli ho messo in stanza una videocamera camuffata da giocattolo,comprata su Amazon per la enorme cifra di 17 euro,in offerta.
Appena entra in camera si attiva e lo Smartphone me lo segnala.
Ogni Santa sera, spettacolo di autoerotismo .
Fantastico.
Qualche volta si veste persino in lingerie.
Ha degli orgasmi notevoli 
Io mi faccio vedere nudo,eccitato,e si vede che sta cosa,se non fossi suo figlio...
No,non me la scoperei mai e non solo perché é mia madre.
Però dai fantastico vedere una donna eccitata di continuo.
E pensare che lei passa per un assessuata.
😄

Tradimento coniugale di una moglie giovane.

IoSalve. Ho 21 anni. Mio marito 26. Siamo giovani e siamo già sposati. Un giorno mentre lui lavorava  ci stava insieme a lui un uomo di 47. Da lì sono diventati amici, così me lo presentò. Da lì i nostri sguardi si sono incrociati e non facevo altro che chiedermi chi fosse, non riuscivo a togliermelo dalla testa. Così poi lavorando insieme a mio marito, diventarono amici e iniziò a venire spesso a casa mia. Quando un giorno me lo trovo che bussa alla porta mentre mio marito non c'era, entra dentro e mi bacia! Da lì io ero rimasta di pietra! Però la cosa mi piaceva... così non avendo modo di vederci sempre abbiamo iniziato a sentirci in chat.. e ci vedevamo spesso in posti appartati anche solo per baciarti. Un giorno è venuto dentro casa di mia suocera e lo abbiamo fatto lì. Erano tutti a lavoro... di fretta e furia... un altro giorno dentro casa di un amico, che gli diede la chiave... mmm... siamo stati 1 ora! Non ci posso credere... anche lui è sposato e ha famiglia però il desiderio di vederci è grande! Mi piace farlo con lui... mi passa quasi 30 anni ma non me ne frega niente ne dell'età e ne dei nostri rispettivi partner. Lui mi fa impazzire!!! Voglio vederlo di nuovo.............

Anonima

Mia mamma in bagno

Questa estate ho ripreso mia madre in bagno della spiaggia.Stava facendo pipi,ma indugiava ,almeno sembrava sul pube.Ha parecchia cellulite e mio padre non la scopa piu e infatti litigano.Io invece me la farei,eccome.
É cosciona da paura e anche se fa finta,si vede che ha voglia di sesso.
L ho già beccata più volte a masturbarsi,alla sera.
Che sappia io,per ora non ha nessuno,ma presto son convinto che lo troverà.
Suggerimenti come convincerla per ...?

Mia moglie

Amo pubblicare foto di mia moglie 
Lei non lo sa.
Che ne dite?

venerdì 15 novembre 2019

Tradimento finito male

Dopo molti anni di matrimonio, tra me e mio marito a letto non succedeva più nulla. Lui lavorava continuamente e spesso tornava a casa che era già notte. Io passavo le giornate a occuparmi della casa e dei bambini. La nostra vita sessuale, col passare del tempo, si era praticamente azzerata.

Quando per caso ho incrociato Tobia al centro commerciale, la mia vita è cambiata drasticamente. Ci conoscevamo già dai tempi dell’università: per un paio di semestri avevamo frequentato le stesse lezioni, poi però ci eravamo persi di vista completamente. Potete immaginare la mia gioia nel rincontrarlo dopo vent’anni! Siamo andati a prendere un caffè e abbiamo chiacchierato per tutto il pomeriggio. Mi ha fatto bene parlare e flirtare di nuovo con qualcuno. Tobia era single da qualche mese, abitava da solo e, a quanto pare, godeva appieno della sua riconquistata libertà. Il suo modo di fare coinvolgente mi faceva sentire a mio agio e il suo entusiasmo mi ha presto contagiata.

Mi ha chiesto se poteva rivedermi e questo mi ha fatto così piacere, che ho subito risposto di sì. Da quel momento in poi, ci siamo visti spesso. Dapprima per prendere un caffè insieme, poi per giocare a squash, o per andare al bar la sera. I nostri incontri si facevano sempre più frequenti e io mi sono ritrovata a non vedere l’ora che arrivassero. Per la prima volta nel mio matrimonio, ero contenta che mio marito mi mostrasse così poco interesse. Non ce l’avrei fatta a sopportare i suoi sguardi interrogatori. La mia relazione con Tobia è presto diventata fisica. Dopo l’allenamento andavamo a casa sua e ci amavamo avidamente. Ci scatenavamo proprio. Non so dove bruciavo più calorie: se giocando a squash o a letto con Tobia. È andata avanti così per quasi un anno, e avrebbe potuto durare in eterno, se Tobia all’improvviso non avesse cominciato a chiedermi di lasciare mio marito.

Ha cominciato ad assillarmi, voleva che raccontassi tutto a mio marito. Si è persino messo a cercare un appartamento per noi due. Gli ho detto chiaramente che poteva scordarselo. Lui per me era solo un’avventura, non ero innamorata. Non pensavo minimamente a lasciare mio marito e non desideravo certo un cambiamento così radicale nella mia vita. Di punto in bianco, i nostri incontri sono diventati un obbligo, e avevo sempre meno voglia di vederlo. Persino il sesso era diventato noioso. Un’amica mi aveva consigliato di rompere definitivamente con Tobia, e di esporgli la mia decisione in tutta calma. Quindi gli ho dato appuntamento in „territorio neutro“, gli ho spiegato come stavano le cose e gli ho comunicato di voler mettere fine alla nostra relazione. Lui l’ha presa stranamente bene. Ha detto di aver già notato che le cose tra di noi non erano più come all’inizio. Quant’ero sollevata! Siccome apparentemente era andato tutto liscio, gli ho promesso che comunque avremmo potuto continuare a giocare a squash assieme.

Purtroppo avevo cantato vittoria troppo presto. Tobia è diventato sempre più ossessivo. Non faceva che telefonarmi a casa, anche nelle ore in cui c’era mio marito. Gli ho detto chiaro e tondo che così non andava e che volevo che mi lasciasse in pace. Da quel momento in poi, le cose sono addirittura peggiorate. Mi mandava fiori, si piazzava in macchina davanti a casa nostra, aveva persino cercato di parlare con i miei figli. Io ero sempre più angosciata. Mi ero cacciata in un bel guaio e ora non riuscivo più a controllare la situazione. Non sapevo proprio come uscirne. Anche mio marito si era accorto che qualcosa non andava. Quando, per l’ennesima volta, mi ha chiesto che cosa avevo, sono crollata e gli ho raccontato tutto fra lacrime e singhiozzi. All’inizio era molto arrabbiato, non poteva tollerare che io avessi messo in pericolo il nostro matrimonio per una storia del genere. Ma presto si è reso conto che le prediche morali non avrebbero risolto il problema. Con mio grande sollievo, mi ha promesso che mi avrebbe aiutato. Mi ha detto che avrei dovuto avvertirlo subito la prossima volta che Tobia ne faceva una delle sue, e che avrebbe personalmente fatto „quattro chiacchiere“ con lui. L’occasione si è presentata prima del previsto. Il giorno seguente, infatti, Tobia sostava di nuovo con la sua macchina davanti a casa nostra. Mio marito si è intrattenuto a lungo con lui e infine gli ha intimato di andarsene o avrebbe chiamato la polizia.

La situazione si è fatta ancora più incresciosa. Tobia si teneva alla larga da mio marito, ma ci rendeva la vita impossibile con tante piccole angherie. Ci ha bucato le gomme della macchina più volte, ci ha graffiato la carrozzeria dell’auto nonché la porta di casa, e sono certa che persino quello scarabocchio sul nostro muro è stato opera sua. Le denunce alla polizia non hanno sortito alcun effetto, perché non avevamo prove concrete per dimostrare che il colpevole fosse proprio lui. Sono dovuti passare molti mesi penosi prima che Tobia la smettesse. A un certo punto deve aver capito che quei suoi soprusi non portavano a niente e che io non avrei mai lasciato mio marito. Ora, finalmente, viviamo di nuovo in santa pace e speriamo di non avere mai più a che fare con Tobia.

Il nostro matrimonio è stato messo a dura prova dalla mia infedeltà e mio marito non ha certo fatto salti di gioia quando è venuto a sapere che l’avevo tradito. Eppure, in un certo qual modo, questa brutta vicenda ci ha fatto di nuovo avvicinare. Con la mia disperazione e il mio senso di impotenza devo aver risvegliato il suo istinto di protezione. Passa molto più tempo a casa, e a volte mi sorprende addirittura con una cena a lume di candela quando i ragazzi non sono in casa. Abbiamo anche avuto modo di esaminare a fondo i problemi che esistevano nel nostro matrimonio, parlando apertamente di cosa ci rendeva infelici e delle cause che mi hanno spinta al tradimento. Da allora la nostra unione è rifiorita, anche da un punto di vista sessuale.

L’unico consiglio che posso dare a chi tradisce è questo: assicuratevi che il vostro amante sia a sua volta impegnato in una relazione. Altrimenti, correte il rischio che un’innamoramento improvviso vi arrechi più danni di quello che pensate. Non posso essere sicura al cento per cento che non tradirò mai più mio marito. Chissà, forse verrà di nuovo un momento in cui sentirò il bisogno di novità a letto. Ma non comincerò mai più una storia con un uomo single, questo è poco ma sicuro!

giovedì 14 novembre 2019

Una madre insoddisfatta

  • Un giorno i miei genitori arrivano presto, con il primo treno: sono
    partiti all'alba. Fanno tutto da soli, prendono un taxi e sono dietro la
    porta di casa che io mi sono, praticamente, appena svegliato. Mia moglie
    Loredana è in clinica da ieri: mancano pochi giorni, forse ore, perché
    metta al mondo il nostro primo figlio. Mio padre, Giorgio, e mia madre,
    Delia, si sono precipitati per non mancare il momento in cui saranno
    nonni e perché:

    "Come faresti da solo in casa, senza nessuno che ti aiuti, povera
    stella!" come ha detto mia mamma al telefono. Loro si sistemeranno da me
    e così eccoci riuniti di nuovo, per la prima volta da quando mi sono
    sposato e sono andato a vivere in un'altra città, un paio d'anni fa. Ci
    scambiamo saluti e abbracci. Papà mi sembra decisamente invecchiato e
    appesantito, benché abbia di poco superato la sessantina. Mamma invece i
    suoi cinquanta li porta ancora molto bene e inoltre sembra resa euforica
    dalla situazione. Li aiuto a sistemarsi, poi esco: passerò in ufficio
    per controllare eventuale posta urgente e dopo in clinica. Sarò di
    ritorno per pranzo, annuncio. Faccio anche prima del previsto. Da
    Loredana mi sono trattenuto assai poco. Mamma si è già impossessata
    della cucina e il profumo è delizioso. Non si è mai mangiato così bene
    qui a casa mia. Dopo, l'aiuto a pulire la cucina e lavare i piatti.
    Quando finiamo, mamma si asciuga le mani poi si gira a guardarmi.

    "Che c'è?" le dico. Lei non si è ancora tolta il grembiule. Spalanca le
    braccia e mi abbraccia. Mi stringe forte.

    "Il mio bambino?" sussurra.

    "Mamma! Bambino? Ho 25 anni e fra poco sarò padre. Dovrai chiamare
    bambino tuo nipote."

    "Non m'importa. sarai sempre il mio ragazzo prediletto" replica senza
    smettere di stringermi. Lei è più bassa di me. I suoi capelli biondi mi
    carezzano il naso e sento un profumo leggero ma penetrante invadermi le
    narici. Sento anche qualcos'altro: il suo seno morbido schiacciato
    contro il mio petto. Sento le sue braccia intorno alla vita. E sento
    risvegliarmisi qualcosa in mezzo alle gambe che mi induce a sciogliere
    l'abbraccio e a scansarmi quanto prima possibile da lei. Non faccio
    all'amore da sei mesi, da quando Loredana si è scoperta incinta: da quel
    momento nisba. Non che prima fosse sempre domenica. Da quando è mia
    moglie Loredana si è rivelata ben poco interessata al sesso. Poche
    scopate svogliate nei fine settimana. Per me è un problema: prima, da
    fidanzati, che si facesse l'amore il giorno del mai, e sempre precari,
    scomodi e con il cuore in gola, poteva starci. Dopo il matrimonio, però,
    ho capito subito che dal quel punto di vista lì io e la Lori non eravamo
    ben assortiti. Ed anche sotto altri punti di vista, a ben pensarci. Io
    stesso non so mica come sia venuto questo bambino. L'ha voluto lei.
    Penso l'abbia fatto per rafforzare il matrimonio. Cioè per legarmi di
    più a sé. Ha ottenuto il risultato opposto: in questi mesi ho anche
    pensato di lasciarla, se non l'ho fatto è perché mi è parsa una gran
    vigliaccata. Ma dire che sono felice, no, non si può dire. Anche perché
    non scopo e ne ho pieni i coglioni, letteralmente. Prenditi un'amante!
    Già come non ci avessi pensato. Nel primo anno di matrimonio, di fronte
    al sesso annoiato di casa mia, ho corso la cavallina, soprattutto in
    ufficio. Ma in quest'ultimo periodo ho avuto altro da pensare: il
    figlio, se lasciare o meno Loredana, il lavoro, la paura di finire
    incastrato con qualche altra donna. No, ho finito con il lasciar
    perdere. Il risultato però è che ho una voglia di sesso da impazzire e
    dopo tanti mesi di astinenza è sufficiente perfino l'abbraccio di mia
    madre per svegliare il mio strumento. 2° giorno Stamattina routine:
    ufficio, dove data la situazione sono comprensivi se mi faccio a
    malapena vedere per gli aggiornamenti sulle questioni più urgenti,
    clinica, dove Loredana è completamente assorbita da chiacchiere con
    altre mamme o future tali che hanno per unico oggetto liste illimitate
    di cose da comprare e si capisce che io entro nei suoi pensieri solo in
    quanto titolare del conto da cui attingere denaro da spendere, casa,
    dove, per fortuna, mia madre si è rapidamente impadronita anche del
    resto della casa e la qualità della vita domestica è già vistosamente in
    crescita. Dopo pranzo papà sparisce nella camera degli ospiti dove si
    sono installati loro per il suo sonnellino pomeridiano. Io sono in
    salone e leggo svogliatamente un giornale sportivo. Mia madre è seduta
    in poltrona davanti a me e sfoglia una rivista. Nessuno dei due parla.
    Ma io osservo il suo profilo. Mamma adesso è costretta a portare gli
    occhiali per leggere, ma non la invecchiano. Anzi ha un'aria tutto
    sommato giovanile, sebbene piccoli dettagli siano rivelatori della sua
    età matura. I capelli, per esempio, che sono biondi e ondulati, lunghi
    alle spalle, ma tra i quali a ben guardare non sfuggono le radici che
    cominciano a imbiancarsi. Le grinze della pelle del collo, ora che sta
    con il capo chinato sulle pagine della rivista, o certe zampe di gallina
    intorno a occhi e bocca. Ma la vista di profilo rivela anche un seno
    pieno che gonfia la camicetta, la curva asciutta dei glutei appoggiati
    sulla poltrona un po' in punta, cosce sode che tirano su leggermente la
    gonna. Anzi, l'orlo della gonna a dire il vero è un po' più in alto di
    quel che dovrebbe e le ginocchia sono scoperte mentre le gambe ? belle
    gambe però, così distese si nota la linea dolce dei polpacci e le
    caviglie affusolate. Perdo ogni interesse nelle notizie sportive e
    prendo a sbirciare da sopra il bordo del foglio. Sarò arrapato, ma come
    donna mia madre non è affatto male. mi piacciono soprattutto le gambe,
    inguainate in calze scure un po' velate e che finiscono in eleganti
    scarpe con il tacco di media misura. Continuo a far finta di leggere ma
    in realtà la sto spiando. Quando accavalla le gambe, a un certo punto,
    la gonna si tende e si solleva e la mia tenacia è ricompensata dalla
    visione di un pezzo di coscia. Deve averlo sentito il mio sguardo,
    perché d'un tratto si volta verso di me. Io sostengo il suo sguardo,
    poi, faccia da schiaffi, indico con il mento verso il basso e dico:

    "Porti delle calze molto fini ed eleganti, mamma, te le stavo
    ammirando." Lei riporta di scatto gli occhi sulla rivista, farfuglia un
    grazie, con una mano tira la gonna verso il basso e, infine, raccoglie
    le gambe. C'è di nuovo silenzio per un po'. Mi sembra che il movimento
    di voltare le pagine della rivista sia adesso più nervoso.

    "Beato papà!" esclamo.

    "Cosa?" fa lei.

    "Stavo pensando, mamma, che non ti ho mai visto trasandata. Nemmeno per
    fare i lavori domestici. Anche questi occhiali ti donano. Papà è un uomo
    fortunato ad avere una moglie così elegante."

    "Massimo, tesoro," è la sua risposta, "ormai sono quasi una nonna. Come
    mi combino non importa più ?" fa una pausa, poggi la rivista e tira un
    sospiro.

    "Sì, diciamo che tuo padre è un uomo?" fa una pausa cercando la parola
    "sì, beato," soggiunge, alzandosi e lasciando la stanza. Resto a
    riflettere: il sospiro, la pausa, la scelta dell'aggettivo mi
    insospettiscono. Che fra loro le cose non vadano? che abbia toccato un
    nervo scoperto? Se io fossi mio padre saprei cosa farci con mia madre.
    E' una donna piacente, è decisamente scopabile. Secondo me anche a lei
    piace ancora scopare. Sì, io me la scoperei, anche se fossi un po' meno
    allupato. Peccato: peccato che sia mia madre e ci sia mio padre in giro.
    La sera passo davanti la porta chiusa della loro camera. Sento delle
    voci soffocate. Mi accosto, tendo l'orecchio. Stanno discutendo,
    animatamente direi. Non riesco a capire una sola parola ma da quel che
    si sente è quasi sempre mia madre che parla. E lo fa in modo concitato,
    come se fosse arrabbiata. La voce di mio padre interrompe ogni tanto il
    monologo di lei, ma ha un tono petulante, come se stesse scusandosi. Non
    voglio rischiare di fare rumore. Vado a letto pensando se fra i miei
    genitori c'è ancora del sesso oppure no. 3° giorno Mi sono alzato
    presto, prima ancora dei miei. Mi sono svegliato all'alba, un'erezione
    formidabile e una voglia selvaggia di fare l'amore. Il cervello srotola
    pensieri in libertà. Fra questi, un'intuizione: mia madre è una donna
    ancora vogliosa e mio padre non la soddisfa. In cucina, mentre preparo
    il caffè, mi raggiunge mia madre. Nel bagno sento i rumori di mio padre.
    La casa si sta svegliando. Mamma ha gli occhi un po' pesti, forse non ha
    dormito bene nemmeno lei. Seduto al tavolo sorseggio il caffè e la
    osservo muoversi per la stanza, preparando la colazione per tutti e
    sistemando stoviglie. Non si è ancora lavata, è in vestaglia. Tra
    l'odore del caffè, del latte e dei biscotti, ne annuso un altro: è un
    odore leggero e dolce, di donna, un odore di letto ancora caldo. Ne è
    impregnata la vestaglia. Capisco che è l'odore del suo corpo, le cui
    forme riempiono l'indumento. Le spio il sedere che è ampio ma non
    cascante. Seguo con gli occhi la curva del seno, è come se lo
    palpeggiassi. Rispondo distrattamente alle sue domande, e spero che esca
    dalla stanza per permettermi di alzarmi senza farle notare l'erezione
    che mi tira davanti i pantaloni del pigiama. Poco dopo sotto il getto
    caldo della doccia mi accarezzo il pene. Sono eccitato dalla vicinanza
    di mia madre, sono eccitato dal suo corpo. E voglio vedere di più.
    Voglio sapere, anche, di più: se è vero ciò che sto pensando, che le
    manca il cazzo di un uomo come a me la fica di una femmina. L'occasione
    arriva appena esco dalla doccia. Brava la mamma ordinata, ma dove
    diavolo ha ficcato i calzini, che non sono più al loro solito posto?
    Alzo la voce per farmi sentire da una stanza all'altra, penso che anche
    lei farà lo stesso per rispondermi e spiegarmi dove devo cercare, invece
    me la trovo sulla soglia della mia camera.

    "Imbranato, sono qui no? perché non cerchi prima di chiedere?", dice, e
    viene verso l'armadio, passandomi davanti e chinandosi leggermente per
    aprire un cassetto. E' la vista del suo culo appena a portata del mio
    pube. Oppure è stato quell'istante immediatamente precedente, quando,
    dalla soglia, mi è sembrato di sentire il suo sguardo accarezzarmi le
    spalle e il torace nudi, la pelle ancora umida della doccia, solo
    l'asciugamano arrotolato in vita a nasconderle il resto del mio corpo.
    Istintivamente capisco che è quello il momento della verità. Mentre lei
    si volta verso me, in mano un paio di calzini recuperati dal cassetto,
    con gesto fintamente maldestro faccio scivolare l'asciugamano per terra.
    Mi esibisco nudo davanti a mia madre. Voglio che lei mi guardi, che veda
    che tipo di uomo si è fatto suo figlio e mi faccia capire se le piace
    quel che vede. Non sbaglio: I suoi occhi vanno direttamente al mio sesso
    e lì si fermano. Mia madre mi sta guardando il pisello. E io glielo
    mostro che già diviene duro, gonfio com'è di sperma e di voglia.

    "Scusa", borbotto e mi chino a raccogliere il telo, ma lentamente.
    Quando mi rialzo, lei mi tende i calzini, tira un sospiro, e senza una
    parola se ne va. Ma giurerei di averle visto le guance imporporarsi. Per
    tutto il resto della giornata non riesco a non pensare a quel che è
    successo. E pensandolo mi infoio come un animale. E' osceno ma oramai
    non riesco a vedere in mia madre altro che una femmina in calore, a cui
    mettere il mio cazzo in mano. Nel rivivere la scena con la fantasia la
    arricchisco di sfumature. Alla fine mi convinco che se non fosse stato
    che è mia madre non avrebbe esitato ad allungare le mani verso la mia
    mazza e magari a prendermela in bocca. Riesco a calmarmi un po' solo
    dopo essermi tirato una gran sega nel bagno dell'ufficio. Salto il
    pranzo e non torno a casa che a sera, cosa che mi permette di sbollire
    un po'. Ma non appena la rivedo sento di nuovo un subbuglio dentro di
    me. Mamma non ha nulla di diverso ma sono io che più la guardo più la
    trovo attraente e desiderabile. Eppure so bene che è tutto destinato a
    restare una fantasia, non posso mica andare da lei e chiederle di farsi
    scopare! Dopo cena mamma si ritira in cucina per risistemare mentre io e
    mio padre guardiamo la televisione. I programmi mi annoiano e la mia
    testa è altrove. Così mi alzo dal divano e raggiungo mamma in cucina con
    la scusa di aiutarla. La sua vicinanza mi stuzzica e mi esalta. Mi sento
    capace di fare cose impensabili. Scherzo con lei sul fatto che papà sta
    comodo in poltrona a guardare la tivù e mamma in risposta emette un
    lungo sospiro. Quando ha finito di asciugare i piatti sta per slacciarsi
    il grembiule.

    "Lascia ti aiuto, io," dico mettendomi dietro di lei e sciogliendo il
    nodo. Poi, fingendo di aiutarla a togliere il grembiule, la cingo con le
    braccia.

    "Mamma!" sussurro. Sempre tenendola abbracciata la faccio ruotare su sé
    stessa finché non siamo l'uno di fronte all'altra.

    "Cosa c'è?" chiede lei.

    "Niente, è che sono felice di avere la mia splendida mamma qui con me."
    E' la scena speculare a quella svoltasi due giorni prima, ma stavolta
    sono io a prendere l'iniziativa, io che l'abbraccio stretta e che questa
    volta non mi preoccupo se lei sentirà la mia erezione che si sta
    mettendo in moto.

    "Anch'io ne sono felice, amore," lei risponde e appoggia il capo sulla
    mia spalla. Il suo profumo mischiato all'odore del suo corpo mi avvolge.
    Con la mano le accarezzo la schiena. I miei occhi notano la pelle bianca
    del collo, lì a portata della mia bocca. Chino appena il capo poggiando
    le labbra sul suo collo.

    "Che fai?" domanda lei, ma ridendo. Non rispondo e continuo a premere le
    labbra sulla sua pelle. Comincio a muovere la bocca in piccoli cerchi
    concentrici, poi con una serie di piccoli bacetti comincio a risalire
    dolcemente il declivio della sua nuca. Le mie labbra lasciano una
    piccola scia umida. Mamma all'inizio si agita, come se volesse
    sciogliersi dall'abbraccio. Ma dura pochi secondi, dopodiché la sento
    abbandonarsi. Continuo a sbaciucchiarle imperterrito il collo e la nuca.
    La sento rispondere con piccoli, appena percettibili gemiti e sospiri.
    Le mie mani continuano ad accarezzarle la schiena e la parte alta dei
    fianchi abbondanti. I miei baci si fanno sempre più ardenti: socchiudo
    le labbra e sfioro con la punta della lingua quella pelle morbida e
    setosa. Sento il suo pube spingere improvvisamente contro il mio?. ma
    proprio in quel momento mamma mi respinge:

    "Dai, Massimo, smettila, mi fai il solletico." Alla faccia del
    solletico, penso.

    "E che? non posso baciare la mia bella mammina?"

    "Sì, ma adesso basta con i baci. Devo finire qui e andare da tuo padre
    che è nell'altra stanza." Così dicendo si scioglie definitivamente
    dall'abbraccio e mi volge la schiena. Perplesso, non ho capito bene il
    senso dell'ultima frase. In fondo la nostra posizione non mi sembrava
    compromettente. O forse, per mia madre, sì? 4° giorno A colazione ci
    ritroviamo tutti insieme nello stesso momento. Spio le espressioni dei
    miei genitori. Stanotte prima di prendere sonno (e ce n'è voluto dopo
    quel che è accaduto in cucina) ho sentito rumori provenire dalla camera
    dei miei, poi diverse volte mia madre alzarsi e andare in bagno. In una
    di queste la porta ha sbattuto come fosse stata chiusa nervosamente. La
    mia idea è che mia madre, eccitata dai miei baci abbia cercato di far
    l'amore con mio padre. C'è riuscita? Papà sembra serafico e tranquillo.
    Mia madre invece un po' nervosa. Sta' a vedere che è andata in bianco
    anche stavolta. Poiché prevedo di star fuori tutto il giorno tra lavoro
    e clinica, lancio l'idea di portarli un po' fuori la sera. La proposta,
    accolta, è cinema e pizza. All'orario stabilito mi faccio trovare sotto
    casa con l'auto. Scende prima mio padre:

    "Tua madre non è ancora pronta. Non capisco perché si metta in ghingheri
    solo per andare al cinema con suo marito e suo figlio." Gratifico papà
    di un cenno di complicità ma in realtà mi sto chiedendo cosa significhi
    "ghingheri". Quando mamma ci raggiunge capisco e mi esalto. Mamma è uno
    schianto. Ha indossato un vestito-tailleur color bianco panna con
    profili blu, che le lascia le bracci nude, Il vestito è allacciato da
    una doppia fila di bottoni dorati, con revers che si congiungono molto
    in basso lasciando una scollatura profonda sul petto e con la gonna che,
    benché lunga sotto il ginocchio, si apre a portafoglio in un ampio
    spacco. Mamma si è truccata con cura e porta al collo un giro di perle.
    Anelli e braccialetti le decorano le mani e le braccia. Le magnifiche
    gambe sono inguainate in velatissime calze color canna di fucile. Le
    scarpe sono décolleté con il tacco alto. In macchina, poiché ha preso
    posto sul sedile posteriore, senza farmi notare, oriento lo specchietto
    per poterla ammirare. E' vestita in modo decisamente provocante e mi
    chiedo per quale dei suoi due uomini abbia scelto questa mise. Le
    sbircio le gambe, rammaricandomi che la gonna da lei sistemata con cura
    nel sedersi non mi permetta di andare oltre le ginocchia. Al cinema, io
    e papà facciamo sedere mamma tra di noi. Nell'oscurità della sala ignoro
    ben presto il film sullo schermo e punto tutti i miei sensi sulla
    magnifica femmina che mi sta accanto. Sento il suo profumo più
    conturbante del solito. Approfitto del bracciolo e spingo il mio braccio
    contro il suo. La sua carne nuda emana un lieve tepore. Costringo i
    bulbi oculari a una super ginnastica nello sforzo di vincere il buio e
    di spingere lo sguardo dentro la sua scollatura senza farmi notare. Sono
    ricompensato dalla vista della curva morbida del suo seno che i revers
    dell'abito, ora che, seduta, si sono aperti, lasciano scoperto. Vorrei
    introdurre la mano nella scollatura per accarezzarle una tetta e magari
    stuzzicarle il capezzolo. Sono quasi certo che dopo un attimo di
    sorpresa e, magari, qualche sommessa protesta mamma si lascerebbe
    toccare. Ma non posso farlo, non al cinema e non davanti a mio padre!
    Allo stesso modo devo respingere la tentazione di fare la mano morta
    vicino le sue ginocchia per sfruttare l'occasione di sfiorarle le gambe.
    Devo accontentarmi di strabuzzare gli occhi per guardare le piccole
    porzioni di coscia che la gonna scopre quando lei cambia posizione. Il
    film per fortuna finisce e con esso la frustrazione di non poter
    allungare le mani come vorrei e di non poter dare requie al mio cazzo
    duro come il ferro. Più tardi, in pizzeria, nemmeno ascolto le
    chiacchiere che si fanno al tavolo, tutto preso dall'emozione che mi
    produce quella femmina seducente che si sta rivelando mia madre. A un
    certo punto mi chino sotto il tavolo fingendo di cercare il tovagliolo
    caduto, in realtà desideroso di guardarle nuovamente le gambe. Vengo
    ricompensato: sotto il tavolo lo spacco della gonna si è aperto, le
    cosce di mamma sono bene in vista, su su fin quasi alle mutandine. La
    scoperta che mi fa saltare il cuore in gola è che mamma non indossa
    collant ma calze e reggicalze. Nel tragitto di ritorno rischio
    l'incidente pur di poterla osservare dallo specchietto. Lei. adesso, si
    è seduta con maggior negligenza lasciando che la gonna si apra un po'.
    Quando a un certo punto incrocia le gambe godo ancora della visione
    della sua gamba inguainata di nylon fino al bordo della calza oltre il
    quale intravedo perfino una sottile striscia di carne nuda. Una volta a
    casa cerco l'occasione di restare solo con mia madre. La seguo mentre
    lei va in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Dai rumori che sento
    arrivare dall'altro lato della casa capisco che mio padre si sta già
    spogliando per andare a letto e non ci interromperà. La placco davanti
    al frigorifero.

    "Mamma, volevo dirti una cosa." Mi rivolge uno sguardo interrogativo.

    "Volevo dirti che stasera sei proprio stupenda, una donna davvero
    attraente." Le prendo le mani fra le mie e le porto al viso per
    baciargliele.

    "Ti ho molto ammirata, stasera, sai?" continuo.

    "Grazie, Massimo, ma non capisco ?".

    "Quello che voglio dire è che non so se ti sei vestita così per papà,
    ma, ecco, se anche lui non se ne fosse ? non se ne fosse accorto, ebbene
    su di me hai fatto colpo, eccome." L'abbraccio, forte, che senta la mia
    erezione potente non m'importa. Anzi.

    "Grazie, Massimo, sei molto carino a dire così ma ho solo cercato di
    vestirmi un po' bene per uscire con te e ?"

    "No, non è vero, tisei combinata così per farti ammirare, per farti
    desiderare." Nonostante i tacchi non arriva alla mia altezza. Mi chino
    sul suo collo e comincio a baciarglielo come ieri. La sento sciogliersi
    tra le mie braccia. Emette qualche mugolio di piacere.

    "Massimo, cosa fai?"

    "Sei così sexy, mamma. Lo sai? Sei una donna molto seducente." La bacio
    dietro l'orecchio, poi sul viso, puntando alla sua bocca. La mano è
    scivolata sul suo sedere e lo accarezza. Lei tenta di allontanarmi ma ci
    mette molta poca forza?

    "Massimo ti prego?"

    "Sei proprio una gran figa, mamma. Papà è uno stupido se non si accorge
    di quanto sei figa." Con una mano le ho quasi preso un seno attraverso
    la stoffa. L'altra è scivolata fino ad afferrare l'orlo della gonna e
    adesso sta risalendo accarezzando la sua coscia attraverso il nylon
    della calze. L'ho spinta contro la porta del frigo e le punto contro il
    ventre il mio cazzo, durissimo dentro i pantaloni.

    "Massimo, smettila ?" Le manca il respiro. La mia mano le accarezza le
    gambe sotto la gonna.

    "Ti devo confessare che in pizzeria ho lasciato cadere il tovagliolo per
    guardarti le gambe sotto il tavolo. Così mi sono accorto che ti sei
    messa il reggicalze. Mi fanno impazzire le donne con le calze e il
    reggicalze." La mia mano le accarezza la parte nuda della coscia, poi il
    culo attraverso le mutandine. Con i miei baci sono arrivato alla sua
    bocca. Continuo a baciarla tutto intorno alle labbra. Lei non dice più
    niente ma emette dei piccoli rantoli.

    "Sei così eccitante, mamma. Stasera ero così eccitato che se non fossi
    stata mia madre ti avrei messo le mani addosso". A queste parole poggio
    le mia bocca contro la sua. Le sue labbra si aprono subito, la mia
    lingua entra facilmente e comincia a giocare contro la sua. Sento le
    mani che mi afferrano. Sotto la gonna cerco di accarezzarle la fica
    attraverso le mutandine ma, a questo punto, lei stringe le cosce,
    interrompe il bacio e mi respinge, con decisione stavolta.

    "Basta!" E' l'unica parola che pronuncia. Mi stacco da lei quel tanto
    chele è sufficiente per scivolare via. Non mi guarda nemmeno negli occhi
    e va via precipitosamente. Resto solo: infoiato come un caimano ma
    timoroso di averla fatta grossa non mi resta che andare in camera mia.
    5° giorno Notte trascorsa senza chiudere occhio. Quando mi alzo mia
    madre e mio padre sono già in piedi. Lei mi evita. Io non so che fare e
    che dire. Mi infilo sotto la doccia. Quando ne esco sento la porta di
    casa sbattere. Mi avvio verso il tinello, coperto da un telo di spugna
    stretto in vita.

    "Papà?" chiedo. Mamma mi da le spalle. Forzatamente evita di guardarmi

    "E' uscito. Doveva andare in posta." Siamo soli.

    "Mamma." La chiamo ma lei mi ignora. Le vado vicino, le afferro il polso
    per costringerla a girarsi e guardarmi. E' in vestaglia. Il suo odore
    come al solito mi eccita immediatamente. La guardo fissa negli occhi.

    "So che mi giudichi pazzo, ma io stanotte mi sono masturbato pensando a
    te." I suoi occhi vanno verso il basso. Il mio uccello si è messo
    sull'attenti ed è così duro da sollevare un poco l'asciugamano. Mamma
    guarda l'erezione evidente poi mi guarda negli occhi. Tolgo
    l'asciugamano restando nudo davanti a lei con il pene rigido e teso.

    "Visto che effetto mi fai?" A mamma sfugge un sospiro. Poi allunga il
    braccio e me lo prende in mano. Avvolge le dita intorno alla mia asta,
    la accarezza, la stringe. Io l'attiro a me e comincio a baciarla. Non
    resiste. Lascia che la mia lingua entri dentro, non ritira la sua,
    accetta il mio bacio. Le mie mani corrono sotto la vestaglia. Sento la
    sua pelle. Sotto è nuda. E' completamente nuda. La sua mano continua ad
    accarezzarmi il pene. Le mie dita corrono sui seni. Giù per i fianchi.
    Sulle cosce. In mezzo alle gambe. Quando arrivo alla fica le infilo due
    dita dentro. Mi accorgo che è completamente bagnata. Perdo completamente
    la testa. La sollevo e la spingo sul divano. La adagio di schiena. Le
    apro la vestaglia. Le guardo i seni grandi e morbidi, i capezzoli duri,
    le areole grosse percorse da piccole vene bluastre. Ha ciccia sul
    ventre, e smagliature. Me la rendono ancora più eccitante. Ha chiuso le
    cosce. Gliele divarico senza dover far forza. Le punto il cazzo in mezzo
    alle gambe. Mi spalanca la fica sotto gli occhi. Non mi incoraggia e non
    mi resiste. Entro dentro di lei affondando come nel miele. Le afferro un
    seno con le labbra mentre mi muovo dentro di lei. Le sue mani mi
    stringono la schiena e affondano le unghie nella carne. Alle orecchie mi
    arrivano una serie di piccoli gemiti di piacere, poi uno, più lungo e
    più forte, giusto un momento prima che io venga dentro di lei,
    inondandola della mia sborra. Quando esco, lei si gira su un fianco,
    racchiude le gambe e si porta le mani al viso. Non so cosa dire. Non
    capisco bene ma ho paura che stia piangendo. Le accarezzo le spalle. Lei
    si alza di scatto dal divano e corre via, le mani sempre sul viso. La
    inseguo dopo qualche istante, ma ha già chiuso la porta della camera.

    "Mamma, mamma, lasciami entrare." Busso, ma non ho risposta. Non mi
    resta che vestirmi e uscire di casa. Sto fuori tutto il giorno e rientro
    tardi. Non appena la vedo mi viene subito voglia di rifarlo. Quella
    donna mi è entrata nel sangue. Non capisco nemmeno io cos'abbia per
    farmi montare così l'eccitazione. Sarà il desiderio del frutto proibito.
    Il fascino di una parola che devo abituarmi a usare: incesto. La vedo di
    spalle che lava i piatti, nella solita cucina. Sono attratto come una
    calamita. Quando le sono vicino le sfioro appena il gomito. Lei ha un
    sussulto e un piatto le sfugge di mano rompendosi in pezzi per terra.

    "Che c'è?" grida mio padre dal salone.

    "Niente, niente" rispondo io, chinandomi per terra a raccogliere i cocci
    e, a lei, sottovoce,

    "Volevo solo parlarti?"

    "Non abbiamo niente da dire."

    "? di stamattina."

    "Stamattina non è successo niente, capito?" Ha un tono forzato, non mi
    guarda nemmeno in faccia. Io sono inginocchiato di fianco a lei e non
    posso fare a meno di notarle le gambe, velate da calze nere che
    valorizzano la linea sottile delle caviglie e la curva sensuale dei
    polpacci. Allungo la mano e le tocco una gamba. Poi risalgo
    accarezzandogliela. Sotto i miei polpastrelli la morbida scivolosità del
    nylon. La vedo afferrarsi al bordo del lavandino.

    "Smettila!" dice con un filo di voce. Ma non si scosta e non mi ferma. E
    io sono già in cima e quello che tocco, adesso, è pelle nuda e calda.

    "Se vuoi che la smetta perché ti sei messa di nuovo il reggicalze?" la
    provoco sfrontato. Si volta, a questo punto, verso di me. Gli occhi sono
    fiammeggianti. I muscoli tesi. Penso che stia per darmi uno schiaffo.
    Invece ripete, ancora più piano

    "Smettila!" e poi scappa via nuovamente. I miei hanno cenato. Mi faccio
    un panino e mi piazzo davanti la tele, pensieroso, mentre loro si
    preparano per la notte. Mi sento pentito di quel che ho fatto. Lo
    sguardo di mia madre mi ha turbato. Forse ho sbagliato tutto, ho preso
    per incoraggiamenti quelli che tali non erano. Mia madre non dirà nulla
    di quel che è successo, ma forse mi odierà per sempre. E' mezzanotte
    passata e sono ancora sul divano con la televisione accesa che non
    seguo. I miei pensieri vanno per i fatti loro e non approdano a nulla.
    Sento un rumore soffocato e, improvvisamente, mia madre è accanto a me.
    Mi irrigidisco. Non ha detto una parola. E' seduta impettita, vestita di
    quel che mi pare una camicia da notte, e guarda fisso anche lei lo
    schermo che emana la debole luminescenza bluastra dei televisori la
    notte. E' l'ora del chiarimento, ma non so cosa dire e non oso parlare.
    Non ho nemmeno il coraggio di guardarla. Saranno secondi, ma mi sembra
    un'eternità, che restiamo così, seduti vicini eppure distanti, in
    silenzio, fintamente assorti nei programmi notturni. Poi, mia madre si
    alza e si va a piazzare proprio davanti al televisore. La tenue luce
    alle sue spalle evidenzia le sue forme attraverso la veste.

    "Ti interessa così tanto quel che danno in televisione?" Faccio cenno di
    non con il capo.

    "Allora accendi l'abat-jour. Voglio farti vedere una cosa." L'abat-jour
    è vicino al divano, devo solo distendermi un po' per raggiungere
    l'interruttore. Manda una luce fioca, appena più intensa del televisore.
    Mamma indossa un elegante camicia da notte di raso, azzurro intenso,
    tenuta su da un paio di spalline, con le coppe dei seni di pizzo.
    Davanti c'è uno spacco profondo che arriva fin quasi all'attaccatura
    della coscia. Mamma è appoggiata alla libreria doce sta il televisore,
    le mani dietro la schiena, ripiega una gamba e l'appoggia sulla parete
    alle sue spalle. Nel movimento lo spacco si apre e rivela fin quasi
    all'inguine la coscia inguainata di nylon.

    "Ti piace questa camica da notte? La trovi sexy?" Ho la bocca secca e
    annuisco lentamente con il capo.

    "Vedo che l'apprezzi. Tuo padre no, invece, A tuo padre non ha fatto
    nessun effetto." Mia madre avanza verso di me, mi prende la testa fra le
    mani, mi arruffa i capelli.

    "Mio figlio apprezza, invece. L'apprezza eccome la sua mamma." Si mette
    a sedere accanto a me senza lasciarmi il viso.

    "Questa notte volevo cancellare quel che è successo tra noi stamattina
    dandomi a lui, come una brava moglie. Ho provato ad eccitarlo, a
    provocarlo. Niente. E' così da anni. Vestiti, atteggiamenti, parole, è
    tutto inutile." Si ferma e mi guarda.

    "Però ci sei tu. Ci sei tu che non hai paura di farmi sentire che ti
    piaccio." Si china su di me e mi bacia. Le nostre lingue si intrecciano.
    Le mie mani vanno ad abbracciarla. Lei mi salta addosso me la ritrovo in
    grembo. Le sollevo la camicia da notte, le scopro le gambe. Comincio a
    palpargliele.

    "Hai messo le calze di ieri sera in pizzeria." Lei mi sta baciando il
    viso, mi passa la lingua dietro le orecchie, poi mi spinge il viso a
    baciarle il seno attraverso il pizzo.

    "Sì. Mio figlio sì che sa apprezzare quello che una donna indossa per
    eccitarlo. Volevo fami desiderare da mio marito, ho fatto colpo su mio
    figlio. Mio figlio che mi guarda, che mi tocca, che si masturba per me,
    che mi sbircia le cosce sotto il tavolo, che mi scopa sul divano?." Sono
    al massimo dell'eccitazione. Con la mano le palpo il culo nudo e ormai
    punto deciso alla fica, quando lei me la ferma.

    "Ti eccita scopare su questo divano o possiamo farlo più comodi in
    camera tua?" Quelle parole, quella disponibilità maliziosa mi fanno
    arrapare. La prendo in braccio e la porto verso la camera. Ce la faccio
    a stento, mia madre non è un fuscello, ma riesco e la faccio cadere sul
    mio letto. I capelli sciolti, una spallina caduta che scopre un seno, la
    camicia arrotolata, le gambe inguainate di nero e il boschetto in mezzo:
    mia madre urla voglia di sesso.

    "Spogliati" mi sussurra con voce roca. Non voglio altro. Mi libero dei
    vestiti in un baleno. Salgo a cavalcioni sul letto su cui è sdraiata,
    orgoglioso della mia virilità svettante e pulsante.

    "Come sei maschio" è il suo commento. Poi mi accarezza con il piede la
    punta del cazzo. Potrei venire già così ma non voglio sottrarle niente.
    La penetro di slancio, non devo forzare perché la trovo bagnata come un
    lago, cominciamo a contorcerci l'uno dentro l'altra, a malapena
    trattenendo grida di piacere. Andiamo avanti tutta la notte facendo
    l'amore. Non ricordo di aver mai avuto tra le mani una femmina
    appassionata ed eccitante come mia madre. Veniamo insieme più volte e
    scopiamo come amanti affamati. All'alba, quasi in dormiveglia. la sento
    lasciare il mio letto per tornare a prendere il suo posto di moglie, in
    quello accanto a mio padre. Mi addormento con l'idea che ho scopato mia
    madre, che la desidero e che non mi frega niente e la voglio ancora. 6°
    giorno. Quando mi sveglio per un attimo la cerco accanto a me. Che
    diavolo mi succede? Per venticinque anni l'ho guardata senza nemmeno
    accorgermi che fosse una femmina e, adesso, in pochi giorni, è diventata
    l'oggetto di tutta la mia voglia. Senza vestirmi indosso un accappatoio
    e mi avvio per casa: l'eccitazione mi rende audace e sfrontato. La
    trovo, in vestaglia, affacciata alla finestra.

    "Tuo padre sta andando a cercarmi delle medicine che mi servono con
    urgenza." Mi informa con un sorriso malizioso.

    "Ma si è già dimenticato il nome." Torna ad affacciarsi cercando di
    farsi sentire da mio padre in piedi in mezzo al marciapiede. Mi tengo
    qualche passo dietro la finestra, per non farmi vedere, e le sollevo la
    vestaglia: sotto è nuda. Comincio a palparle il bel culo. Lei ridacchia
    fingendo che la causa sia quel che le dice papà. Cado in ginocchio
    dietro di lei, ficco la testa sotto la vestaglia e comincio a coprirle
    il culo di baci. Mamma ancheggia leggermente. Le bacio la fessura. ci
    infilo dentro la lingua. Comincio a leccarle lo spacco tra le natiche.
    Mamma dondola languida i fianchi. Spero che papà si sia allontanato.
    Spingo avanti la lingua per stuzzicarle la rosetta. Mamma emette un
    gridolino e io con la mano vado a cercarle la figa che trovo già
    grondante. Mamma geme e si inarca. Continuo a titillarle la figa con le
    dita e il culo con la bocca, mentre lei spinge il sedere contro il mio
    viso. Sta godendo come una cagna. A un certo punto si gira di scatto,
    togliendomi il pane dai denti.

    "Ma sei senza freni!" mi dice ansimando. La guardo e sorrido. Sorride
    anche lei.

    "Siamo soli" faccio io pregustando la nuova scopata.

    "Sì siamo soli perché ho mandato via tuo padre. Pensavo di venirti a
    svegliare facendoti una sorpresa. Invece l'hai fatta a me a quanto pare.
    Ma non ti fare illusioni", prosegue seria, "poco fa hanno chiamato dalla
    clinica per dire che Loredana sta per iniziare il travaglio. Dobbiamo
    vestirci e andare." Quelle parole mi riportano per terra. Io sono
    sposato e fra poco padre. E quella donna che tanto mi intriga è mia
    madre e presto tornerà a casa sua. Di malumore torno in camera mia per
    vestirmi, quando lei mi chiama dalla camera. La trovo nuda adagiata sul
    letto, con le gambe spalancate. Basta questo a farmelo venir duro. Sono
    a torso nudo, ho avuto appena il tempo di infilare boxer e pantaloni.

    "Massimo, mi aiuti a vestirmi, per favore?", miagola con aria maliziosa.

    "Cosa vuoi mettere?"

    "Guarda in quel cassetto. Scegli pure tu." Frugo nella sua biancheria
    già inebriato dal suo gioco. Prendo degli slip ridotti, un reggicalze e
    un paio di calze nere e glieli mostro da lontano ammiccando. Lei sorride:

    "Se pensi che mi rendano sexy?"

    "Mamma, basta poco a renderti sexy, ma le calze e il reggicalze ti
    donano proprio." Le allaccio il reggicalze intorno alla vita, poi mi
    inginocchio ai piedi del letto per cominciare a infilarle le calze.
    Procedo nella mia opera allungando il nylon sulla pelle liscia delle sue
    gambe. Le accarezzo fingendo di spianare le grinze, traendo in realtà da
    quei gesti una enorme eccitazione. Anche lei si eccita: si vede la figa
    bella umida che lei ogni tanto sfiora come distrattamente con le dita.

    "Hai delle gambe bellissime ?"

    "Per una cinquantenne. E' a questo che stai pensando, vero?"

    "Per la tua età sei fantastica, mamma. Sei davvero una bella fica. Non
    devi vergognarti certo degli anni che hai"

    "Bisogna vedere se la pensano così anche gli altri uomini. O solo il mio
    bambino." A quelle parole la fisso negli occhi, lei mi risponde con uno
    sguardo languido, velato di sensualità. Mi vuole, lo capisco, mi vuole
    come una madre non desidera il proprio figlio ma il proprio amante.
    Aggancio le calze al reggicalze. L'odore del suo ciprigno mi inonda le
    narici e mi arriva direttamente al cervello. Tuffo il viso tra le sue
    gambe e prendo a divorarle la fica. E' calda, è bagnata, è salata. Ci
    metto dentro il naso e la lingua e più lei mi tira i capelli godendo,
    più le sue cosce mi stringono in spasmi le tempie, più veloci sono i
    miei colpi di lingua, finché non le afferro tra le labbra la clitoride e
    prendo a succhiarglielo con foga animale. Penso che le sue grida di
    piacere si sentano in tutto il condominio. Quando mi sento il viso
    inondato di liquido capisco che è venuta e che ora tocca a me. Mi ergo
    sopra di lei pronto a penetrarla. Ma lei mi punta le mani sul petto, mi
    spinge via e mi mette giù di spalle. In un balzo è a cavalcioni sopra di
    me, bellissima nella sua eccitazione selvaggia. Mi monta infilandosi sul
    mio bastone. Si puntella con le mani sul mio petto e comincia a ballare
    su di me, i seni impazziti, i capelli che le cadono davanti al viso.

    "Se sapevo che era così bello scopare con mio figlio," comincia a dire
    in mezzo a gemiti di piacere, "che avevi un cazzo così grosso, che eri
    così maschio, ti avrei chiavato quando avevi diciottanni. Avrei
    guadagnato sette anni di scopate." La sua fantasia mi piace, l'assecondo:

    "E come avresti fatto?"

    "Ti avrei chiamato in camera, ti avrei mostrato le gambe, mi sarei fatta
    toccare le tette, ti avrei chiesto di aiutarmi a mettere le
    calze?..oooohhh" Veniamo insieme, travolti dall'immagine viziosa di una
    donna che seduce il proprio figlio. Lei crolla su di me.

    "Siamo due pazzi, mamma."

    "Tu mi hai fatto diventar pazza. Ero una donna perbene, appena due
    giorni fa." Poi rialzandosi:

    "E adesso andiamo, presto, che tua moglie ti aspetta." Arriviamo in
    clinica giusto in tempo. Il parto fila liscio come l'olio e dopo qualche
    ora un'infermiera mi mette in mano il mio erede. Sono emozionato,
    sconvolto. Non avrei mai creduto a una sensazione così intensa. Mia
    moglie si riprende velocemente. Facciamo tutti festa, a lei e al
    piccolo. Mia madre si comporta come una nonna amorevole e premurosa, una
    quieta donna di famiglia, irriconoscibile rispetto alla femmina vogliosa
    di poche ore prima. Solo una trattenuta insofferenza tra lei e Loredana
    rivela che le due donne da questo momento competeranno per lo stesso
    uomo. Più tardi, in un angolo non visti, le cingo i fianchi e
    attirandola a me la prendo in giro:

    "Come mamma sei una gran bella donna, ma come nonna sei una fica super.
    Mio figlio avrà la nonna più sexy che ci sia."

    "Ridi, ridi. Sarò nonna ma a quanto pare ho scoperto di riuscire ad
    eccitare i giovanotti. Guarda che farò altri esperimenti oltre te," mi
    minaccia. 7° giorno Loredana rientra a casa già stasera. Purtroppo. In
    clinica tanto l'han tenuta prima di partorire quanto sono stati veloci a
    liberare il suo posto, visto che non ci sono complicazioni. Dovrei
    essere felice, invece riesco solo a pensare che l'intimità con mia madre
    è finita. Sei un maniaco, mi dico. Ma il piacere proibito che lei mi dà
    è più forte di ogni altro richiamo. Mamma mi vede sconsolato, capisce e
    sorride maliziosa. A un certo punto, prende lei in mano la situazione.
    Con la scusa che orami è solo d'impaccio rispedisce a casa mio padre.
    Lei, invece, si fermerà ad aiutare Loredana e me per i primi giorni,
    continuando a dormire nella camera degli ospiti. La presenza del bambino
    consiglia che nella nostra camera da letto ci stia Loredana con lui e io
    vada dormire sul divano. Il divano sul quale abbiamo fatto l'amore la
    prima volta. E così sarò libero di andare da lei e di infilarmi nel suo
    letto, sotto le lenzuola, accanto al suo corpo che mi aspetterà, nudo ed
    eccitato. Tre giorni dopo Il piano di mamma funziona. Basta qualche
    precauzione quando Loredana si sveglia per i pianti del bambino. La sera
    do la buonanotte alle mie due donne. Un bacino da marito premuroso alla
    moglie. Un bacio ancora più casto sulla guancia della mamma. Poi, quando
    la casa è avvolta nel silenzio, vado da mia madre che mi aspetta
    fremente. E impaziente. Tanto impaziente che l'altra notte è venuta lei
    da me. Mi ha svegliato (e vorrei vedere, dopo tante notti passate
    insonni a far straordinari di sesso) ed è venuta sopra di me e mi ha
    praticamente scopato lei. Poi s'è sentito il pianto del piccolo, e
    allora ci siamo rivestiti veloci e in silenzio, e ci siamo presentati da
    Loredana offrendo il nostro aiuto, padre e nonna amorevoli e premurosi.
    Loredana non può sospettare certo di nulla ma non gradisce mia madre e
    respinge le sue attenzioni. Quanto a mia madre, adesso che faccio il
    confronto, sovrasta di gran lunga mia moglie in fascino e sensualità, e
    lo sa, e la tratta con un pizzico di superiorità. Avverto il rischio di
    scoppi d'umore pericolosi. Ed anche il rischio di non riuscire a
    controllare la passione che ormai lega madre e figlio. Come, ad esempio,
    ho sudato freddo, ieri, quando mentre pranzavamo ho sentito il piede di
    mia madre posarmisi tra le gambe e prendere a carezzarmi l'inguine,
    mentre lei, seduta di fronte a me continuava tranquillamente a mangiare.
    E io invece sono quasi venuto, senza poterle dir niente, finché, con un
    sorrisetto che per fortuna ho visto solo io, ha smesso e con ultima
    carezza sulla coscia ha ritirato il piede. Fra qualche giorno mamma
    dovrà tornare a casa. Non so cosa mi succederà. Forse alla fine mi
    sveglierò da questo che sembra un sogno. Tre mesi dopo La relazione con
    mamma prosegue. Siamo amanti da allora. La continuo a desiderare, ormai
    al di là di ogni tabù. Mi masturbo pensando a lei e a quel che abbiamo
    fatto insieme. Ho provato a riprendere ad avere rapporti con mia moglie
    ma è stato come bere una tisana subito dopo una bottiglia di coca-cola.
    Le difficoltà non son poche, il timore di essere scoperti alto. Lei è
    venuta a trovarci tre volte, con la scusa di vedere il bambino, ma non
    sempre il giochino del divano ha funzionato. Due volte sono andato io a
    casa loro. E' bastato far uscire mio padre con una scusa per ritrovarci
    l'uno tra le braccia dell'altra a far l'amore come ossessi. L'ultima
    volta, sono riuscito a sfruttare una trasferta di lavoro in una città a
    metà strada tra la mia e quella dei miei. L'ho chiamata dicendole che
    avrei prenotato un albergo per un intero week-end. Mamma ha inventato
    una gita sociale e mi ha raggiunto. E' ormai una donna completamente
    diversa. Sicura di sé e di ciò che vuole, consapevole di piacere, pronta
    a flirtare con gi uomini che le capitano a tiro. La metamorfosi è
    compiuta e mi chiedo come faccia a tenerla nascosta nel suo ambiente
    abituale. Sempre che lo faccia. Mi ha detto di spogliarmi, mentre lei,
    ancora vestita, mi osservava come avrebbe osservato una vetrina. Sono
    rimasto davanti a lei, orgoglioso della mia virilità esibita.

    "Vedi com'è già sull'attenti? Non ho fatto che volerti in questo
    periodo." Lei si è alzata e, venutami vicino, me lo ha preso in mano
    cominciando ad accarezzarmelo.

    "Non credo ti lascerò di uscire da questa stanza, questo week-end. Pensi
    di resistere?" mi dice sorniona. Sfidato nella mia mascolinità, ho riso:

    "Non ho mai ricevuto lamentele. A quanto pare anche a te è mancato
    qualcosa." E' lei che a questo punto, senza smettere di toccarmi, si
    mette a ridere.

    "Eh no! Sono stufa di restare senza sesso anche solo un giorno. Mi sono
    fatta un amante." La rilevazione mi colpisce. Mi sento tradito.

    "Cosa? come? chi è?", ma è difficile fare una scena di gelosia mentre la
    tua propria madre ti sta masturbando.

    "Ti avevo detto che volevo mettermi alla prova con altri uomini. Con
    uomini più giovani. E' giovane, poco più che un ragazzino. Ha appena
    diciottanni." Spingendomi di schiena sul letto, sollevata la gonna sotto
    la quale non porta mutandine, mentre sta per impalarsi su di me,
    scopandomi vestita come una signora con il suo stallone, aggiunge:
    ti racconteró

Uno scambio andato male.

Ho letto su questo blog, che peraltro mi sembra molto serio, delle storie di persone che hanno avuto esperienze con scambisti. Bene, vorrei ...