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sabato 26 marzo 2011

Chi ho sposato? 3 parte

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Chi ho sposato? 3 parte
Ho deciso, insieme al gestore del blog di pubblicare l'ultima parte, la più dura.Ricordatevi che la lettera è vera e non è un racconto porno

Il palazzo, in realtà, era un residence con tanto di accesso posteriore per le auto, completamente nascosto; ho potuto vedere che una parte di appartamenti era affittata stabilmente, altri erano locali stile motel.
Ho preso un depliant con la paura che mia moglie mi scoprisse.
Il giorno dopo, grazie all’interessamento di mia sorella, ero insieme a lei da un ’avvocato, meglio dire avvocatessa, che si è rivelata una persona estremamente capace e determinata. All’incontro era presente anche un investigatore privato, che sarebbe stato utilissimo in seguito. La situazione era incredibile. Raccontavo le mie disavventure, con lo stesso criterio che si fa quando si è dal commercialista. A parte mia sorella, gli altri erano di una professionalità incredibile.
Dopo aver staccato un congruo assegno e dopo aver ricevuto mille raccomandazioni sul non insospettire mia moglie, abbiamo lasciato lo studio.
Vorrei farvi capire il mio stato d’animo. Fino a pochi giorni prima ero un uomo contento, con una bella famiglia, ora avevo una vita distrutta, una donna che non conoscevo e odio che dovevo reprimere.
Dormire con lei, sapendo che probabilmente nel pomeriggio era stata tra le braccia del suo amante, mi faceva ribrezzo. Come ho fatto a sopportare il tutto in quei giorni solo Dio lo sa.
Improvvisamente quattro giorni dopo mia sorella mi chiama dicendomi che l’avvocato ci aveva dato appuntamento per la sera. Strano, visto che l’accordo era ritrovarsi più avanti.
All’incontro, oltre all’avvocato, all’investigatore, mia sorella e il sottoscritto vi era un medico .
Il tono dell’avvocato non era più così sicuro come la volta precedente.
“Vede” mi disse imbarazzata “ci sono delle cose più gravi rispetto a quello che ci aspettavamo”.
Avevo il cuore a mille. Non capivo cosa volesse dire. Ormai lo sapevo che mi tradiva ed era inutile il giro di parole. Così le dissi, ma lei mi fece capire che c’era dell’altro. Mi mostrò un video.
Si vedeva benissimo mia moglie che entrava nel residence, vestita come una prostituta. Evidentemente, non so come, l’investigatore era riuscito inserire più microcamere all’interno dell’appartamento. Il video non era nitido, ma si capiva benissimo che c’era parecchia gente. Lei era seduta sul divano, praticamente nuda e ai fianchi aveva degli uomini con il membro fuori. Con le mani li masturbava e poi usava la bocca. Altri la possedevano posteriormente, mentre lei si adoperava a sollazzare gli altri davanti.
Ero sconcertato. Finito con quelli, si dedicava ad altri. Quasi tutti erano senza preservativo.
A un certo punto è arrivata un’altra donna, che ho riconosciuto. Era una sua collega di lavoro.
La cosa è andata avanti per molto tempo. Mia moglie e la sua collega continuavano come macchine da sesso a essere possedute da tutti gli uomini.
Poi il filmato si è arrestato e l’avvocato mi ha detto che potevo pure risparmiarmi il restante, essendo ancora più forte.
Il medico mi chiedeva se stavo bene e l’avvocato mi fece vedere alcuni tabulati delle chiamate del cell di mia moglie. Ogni giorno riceveva decine di messaggi o telefonate dai suoi stalloni, molti dei quali conosciuti in rete internet. Ciliegina sulla torta era il suo pc, perfettamente spiato dall’investigatore, dove si trovavano sue foto oscene, con più uomini, alcune delle quali pubblicate su siti porno.
Un paio di foto erano chiaramente scattate a casa nostra, sembrerebbe con l’autoscatto. Quando ormai ero ridotto a una larva e tutti si preoccupavano se potevo svenire, l’avvocato diede l’ultima stoccata dicendomi: ”Purtroppo le devo dire che sua moglie questa vita la fa da moltissimi anni e probabilmente è una persona malata”(malata?) “quindi lei deve assolutamente fare il test del D.N.A a suo figlio”.
Dobbiamo avere la certezza giuridica che il figlio sia suo e, nel caso non lo fosse, deve disconoscerlo.
La sera e i giorni successivi, son stato ospite di mia sorella che non voleva assolutamente lasciarmi solo.
Una settimana dopo, il mio avvocato convocò nel suo studio mia moglie e fece visionare il materiale raccolto, tranne i tabulati del cellulare e del pc .
Mia moglie ebbe, così mi dissero, parecchie crisi di pianto e si disperò. Una settimana dopo, alla presenza di un suo legale, firmò la separazione consensuale con l’affido del figlio a me.
Non poteva fare altro e le è pure andata bene.
Poco tempo dopo, l’esame del dna ha confermato che il figlio era mio, ma è stato solo un caso, perché già all’epoca lei ... Ormai è passato un anno e mezzo da quei momenti.
Tra psicofarmaci, aiuti psicologici e sofferenze, oggi sto cominciando a rivedere il sereno.
Per fortuna ci sono mio figlio che è la gioia della mia vita, mia sorella ed alcuni amici .
Qualche volta piango e ricordo cosa eravamo, poco più di unno fa. Certo era tutta una bugia, ma era una bella bugia ed ero felice.
Di mia moglie so pochissimo, tranne che ha lasciato il lavoro e che ha preso una strada di avvilimento, così come era, probabilmente, il suo destino.
Oggi ho persino i sensi di colpa per l’averla abbandonata. Assurdo ma è così.
Però, conosciamo davvero chi vive con noi?
Scrivetemi …..se volete

Uno scambio andato male.

Ho letto su questo blog, che peraltro mi sembra molto serio, delle storie di persone che hanno avuto esperienze con scambisti. Bene, vorrei ...